venerdì 20 giugno 2014

Frammenti di vita di ritorno dalla piscina

 Il nuoto è per me un'attività residuale, mi piace molto, ma non penso sia il mio sport principale, e di questo parlo sempre con le ragazze in piscina. La ginnastica intesa come massima espressione del corpo insieme alla corsa, be queste sono le attività principali. Oggi una signora mai vista mi ha detto" tu sei quella che fa tante attività sportive". Io sono ...rimasta perplessa ed le ho chiesto come faceva a saperlo, mi ha risposto che le ragazze mi prendono come esempio, e parlano di me. Mi sono inorgoglita ed ho spiegato che non ho mai fatto tanto sport, sono fortunata perché fisicamente ci sono, ho una muscolatura tonica, ma lo sport in maniera così intensa mai. Ho praticato attività New age e modaiole, senza sapere cosa volesse dire allenamento o allenarsi, ora so grazie al maestro. Non mi sento la persona più sfortunata di questo mondo anzi, ma vengo da un periodo lungo a dir poco complicato, senza contare il lutto enorme che mi porto dentro, quello è e sarà una ferita sempre aperta. Insomma avevo varie possibilità tra cui deprimermi oppure come mi è stato più volte consigliato, volgere lo sguardo verso  le religioni tipo il buddismo, o  trovare conforto nella fede. Per temperamento sono portata a razionalizzare per cui, i problemi complessi li divido in tanti più piccoli e li affrontò una alla volta, e la cosa naturale che mi è venuta è quella di praticare l'attività sportiva talvolta fino allo sfinimento, così mi sono salvata. La fede cerco di averla ma non mi viene spontaneo, seguire le religioni ora di moda quando non conosco, o meglio ho dimenticato la mia mi sembra ridicolo.

giovedì 19 giugno 2014

Non amo far programmi

Nell'allenamento quotidiano, non ho voglia di essere legata a degli orari rigidi, a delle tabelle, cerco di essere razionale e sistematica, ma ribadisco non faccio mai programmi, perché sono portata poi a non rispettarli, quindi non ho un orario preciso per correre, dipende dalla stagione, dal tempo, e dai turni lavorativi. Per esempio d'inverno amo correre all'ora di pranzo, mi piace tornare dal lavoro, stanca e ovviamente stressata, ma vincere quello che comunemente è stress sia fisico che mentale, come dire esorcizzarlo e andare  in palestra  e da lì partire, magari dirigermi sotto il  tevere che  è più comodo, oppure salire le scalinate di Via Ugo Bassi e andare  Villa Pamphili. Mi piace tornare a fine allenamento e condividere con il maestro la performance, seguire i consigli e sentire quello che dice, anche se diretto ad altre persone, perché lo trovo semplice, intelligente e molto sensato. Potrei partire da casa come faccio la domenica ma così mi sembra di lavorare di più, inoltre  la mia palestra è fatta di  gente che corre e alcune volte, trovo anche compagnia nell'allenamento. All'inizio quando correvo, mi dispiaceva farlo da sola , adesso apprezzo molto le corse "in solitaria". La domenica corro  di mattina nella Villa più bella di Roma, con il suo verde, le difficoltà di percorso, la famosa salita del laghetto, pensate ci si allena anche il grande Calcaterra. L'estate amo correre la mattina presto, quando c'è fresco, ed è fantastico avere tutta la giornata davanti. Se per motivi lavorativi non riesco la mattina, apprezzo pure la sera e  allora corro nel centro di Roma, attraverso il mio quartiere Trastevere, e mi godo i giochi di luce del tramonto tra i palazzi, oppure lo scorcio che mi si presenta quando passo sul ponte dell' Isola Tiberina,  Roma è una meraviglia, correndo la si apprezza di più, alla fine non ho un orario preciso amo correre punto.

Non voglio dimenticare

 Sai io non voglio dimenticare, io non voglio negare il dolore, perché preferisco il dolore che mi invade, ma avere il tuo ricordo sempre con me. La cosa che più mi rattrista nel profondo credemi e pensare che le tue bambine non ti hanno conosciuto, non ti ricorderanno, anzi vivranno questo padre ,che all'improvviso si è evaporato, come un abbondano. Noi ce la metteremo tutta perché ciò non succeda ma è nella natura delle cose, la razionalità è una cosa il cuore la percezione è altro e loro sono così piccole per capire. Adorato oggi ho parlato come sempre di te con l'edicolante filosofo, mi ha detto una cosa bella, ma è un'amara consolazione, cioè le tue figlie ti vivranno come un mito, ti vedranno da lontano come un eroe. Tutto andrà avanti ed il tempo è inesorabile in questo, ma tu non ci sarai....e questo credemi  mi lacera come una lama. Proteggi tua moglie e le bambine, veglia su di loro mio caro. Tua sorella Fulvia

mercoledì 18 giugno 2014

Frammenti di vita:il nuoto

La lezione di ieri mi aveva un po' provata, per cui a malincuore, sono andata in piscina, a malincuore perché mi sarebbe piaciuta una sgambatina . Immergersi in acqua un pochino infreddolita e poi scoprire che la temperatura è quella ideale non è né calda, né fredda....sembra essere tornati nel ventre materno, ogni più piccola tensione della giornata svanisce. Non avevo voglia di contare le vasche, ma non mi sono mai fermata, volevo solo distendere la muscolatura chaf,chaf, rana, stile e dorso. Lasciarsi andare e non pensare ,è rigenerante. l'ultimo secondo galleggiare guardando il soffitto ed immaginarsi così di essere altrove magari alle Tremiti o in un posto esotico. Alla fine dell' ora mi era venuta un gran voglia di uscire dalla piscina in maniera Rocambolesca magari forzando con le braccia e con gli addominali ed uscire con un salto, l'istruttrice a cui ho confessato la mia intenzione, mi ha detto come una mamma, che a quell'ora se poi mi facevo male mi avrebbe dato il resto .

martedì 17 giugno 2014

Frammenti di vita :L'arroganza del potere

Voglio raccontare un episodio, che mi è capitato all'inizio del mio lavoro, quando ero in strada, erano i tempi delle riunioni dei leader politici europei, incontri propedeutici a quello che sarebbe stata l'euro, in pieni anni 90. Io con delle colleghe, giovani come me, decidiamo di operare insieme, la cosa ci dava più tranquillità, e poi avrebbe avuto un senso un intervento comune. Andiamo a rimuovere a p.zza augusto imperatore dove... c'era il capolinea dell'autobus, auto senza permesso ad entrare nel centro storico. Era la zona dove risiedevano o avevano gli uffici i dirigenti democristiani, mentre operavamo eravamo accerchiate dalla gente polemica, quando un alfa bianca si ferma, esce un tipo impomatato, che inizia a fare i problemi ad una mia collega. La cosa mi fece una rabbia, ho pensato questo è il solito stronzo, per cui senza essere interpellata mi sono avvicinata, ed ho chiesto "mi scusi signore, perché si sta arrabbiando tanto, ha forse l'auto parcheggiata qui?" mi rispose "queste non sono auto da rimuovere" io di tutta risposta ho detto scusi ma lo conosce il codice della strada ci sono tutti gli estremi, auto senza autorizzazione in un capolinea, non lo so io" ho continuato lei trova ingiusto rimuovere qui? be io non trovo giusto rimuovere sul lungotevere ed i cartelli non li ho messi io" Continuavo nel mio atteggiamento spavaldo mentre la collega mi faceva segno di smettere che era meglio, ma non capivo. "Senta Signore ..." non ho finito di parlare che il tipo impomatato ha esordito " Signorina lei non sa chi sono io" ed io di coccio ho fatto la spiritosa "scusate il signore adesso ci dice chi è" L' impomatato, paonazzo ha urlato , io non sono un signore sono il suo assessore, adesso chiamo il comandante" Ormai era troppo tardi, mi sono presentata guardi mi chiamo Fulvia Grazioli, è inutile chiamare il nostro comandante, è stata una nostra iniziativa. Be' ragazzi non è successo nulla, perché l'evidenza non può essere negata, mi sono sentita un po' Sordi che faceva la multa al sindaco.
 

Frammenti di via: La lezione di Nello Cara

 
Tu che dall'alto mi guardi e mi sei vicino ,sicuramente sorriderai delle mie performance, penserai a quanto sia scema tua sorella o per usare un termine elegante ,originale. Ho sempre guardato con sospetto la ginnastica dirompente, si quella dei balzi delle accosciate, invece ho dovuto ricredermi ed ora a quasi cinquant'anni faccio delle cose ai limiti dell'incredibile , a vent'anni non le ho mai voluto fare. Oggi la lezione e' stata meno ballata ci siamo dedicati al potenziamento delle gambe, al loro scioglimento, tutti esercizi preziosi per chi corre. Abbiamo iniziato con una corsetta di qualche minuto fuori, siamo rientrati abbiamo fatto skip e corsa con calciata dietro, i tipici esercizi di ginnastica di terza media. Ci siamo dedicati allo scioglimento delle gambe aggiungendo esercizi per l'agilita',di nuovo skip laterali, e piccolo balletto per gambe e fianchi, corsetta fuori con dei piccoli allunghi, infine addominali, fianchi, flessioni e stretching. Mi Sarà molto utile per la gara di Sabato. Ho preso come punto di riferimento  Cristina Farroni, che dire veramente brava. Mentre faccio lezione mi piace avere i miei punti di riferimento, mi aiutano a fare bene. Be io credo che la Lezione del Maestro sia di base e propedeutica per la corsa ,ma per qualsiasi altro allenamento.

lunedì 16 giugno 2014

Frammenti di vita: la mia vita da Vigile Urbano

 Premesso che faccio parte di quella categoria di persone che non ha scelto il lavoro, perché non si sceglie di diventare Vigile Urbano ma ti capita. Quando ero piccola sognavo di diventare un 'attrice magari di teatro, oppure di buttarmi nella politica, si capisce subito che non avevo l 'idee chiare.Dopo il diploma, ho avuto delle esperienze lavorative di vario genere , mense, centri anziani, segretaria, ma i miei genitori impiegati comunali mi hanno insegnato, che era importante fare concorsi. Fresca di studi, ho fatto concorsi di vario genere ed ho vinto questo. Entro nel corpo di polizia locale all'età di ventiquattro anni, la prima volta che ho indossato la divisa, rigorosamente sistemata da una sarta, mi sono sentita mascherata. Mia madre con ammirazione mi guardava dalla finestra, sembrava la scena di Alberto Sordi che diventa vigile. Ed ho scoperto un mondo di persone eccezionali, con interessi di vario genere. La prima volta in divisa vedevo carabinieri e polizia che mi salutavano mi domandavo il perché, mi sembrava strano e invece è la normalità , è una forma di solidarietà, tra quasi colleghi. Il primo giorno di servizio il  Collega anziano, mi mise al centro di un'incrocio a fare viabilità be' avevo paura, la corrente di traffico mi veniva incontro ed io indietreggiavo, poi con l'esperienza diventi pure troppo spavaldo e si rischia la vita veramente. Due cose utili ci dissero al corso di preparazione : non mettetevi mai di fronte all'auto che fermate ma di lato, perché chi avete davanti potrebbe investirvi, anche la persona più normale e buona di questo mondo, dopo aver avuto una giornata tremenda può uscire fuori di senno, voi potreste essere la goccia che fa traboccare il vaso.

domenica 15 giugno 2014

Frammenti di vita :La mia Sala Operativa

Sono entrata in sala operativa Lupa a ventisei anni, dopo un po' di esperienza al I gruppo Montecatini, la prima impressione era quella di una redazione giornalistica, telefoni che squillavano a ripetizione, comunicazioni radio con mille interferenze, ma tanta buona volontà da parte di tutti nonostante i mezzi limitati a disposizione. L'ambiente era molto maschile e perché no maschilista, però ho avuto il privilegio di lavorare con persone preparate, disponibili a condividere le loro conoscenze e tanto, ma tanto spiritose, e per me non finirò mai di dirlo lo spirito è indice di intelligenza, ed è quello che tiene unito il gruppo, il team lavorativo, perché deve essere un lavoro di squadra. Quindi si lavorava con grande difficoltà, ma con spirito di corpo, di amicizia di "colleganza". Da queste persone eccezionali , ho imparato molto, a districarmi nelle situazioni più difficili. La pattuglia soprattutto di notte, ma succedeva anche di giorno aveva bisogno di supporto, la LUPA era un punto di riferimento, non finirò mai di dirlo chi sta per strada ha il compito più difficile e pericoloso, allora,figuriamoci ora. Ne abbiamo passate tante insieme, con turni massacranti, festività lavorate, ma è un periodo che ricordo con immenso piacere, anche perché ero giovane. Gli episodi da raccontare sarebbero tanti e forse un giorno lo farò, un grazie a tutti i colleghi che ora sono in pensione ma sono stati dei punti di riferimento ( non c'è bisogno di fare l'appello tanto è diretto a tutti, i miei capi e colleghi siete stati grandi). Non avrei mai creduto di diventare "Vigile Urbano" passatemi questo termine improprio, ma chiaro, ma tutto ciò che faccio cerco di farlo bene e con passione.