sabato 5 aprile 2014

L'apertura mentale

L'apertura mentale non è una frattura del cranio ma è la capacità di essere comprensivi e quindi aperti alle innovazioni, o verso ciò che può essere la diversità, o quantomeno provarci. Ognuno di noi in quanto persona ha dei preconcetti che dipendono molto dall'ambiente in cui è  vissuto e quindi dal contesto sociale e culturale in cui è cresciuto. Talvolta gente che ha avuto un'educazione bacchettona o autoritaria  per reazione ha degli atteggiamenti completamenti opposti.
Non intendo dire che tutte le stranezze di questo mondo ci debbono andar bene, ma che siamo pronti a superare l'educazione ricevuta e metterci in discussione, si perché una cosa è certa  nessuno detiene la verità in maniera assoluta. Non è un discorso semplice, ma è molto complicato e sottile, perché si può cadere nell'esagerazione, nel non avere dei punti fermi, dei valori su cui basarci. Il primo passo per aprirsi è nell' accettazione delle diversità intesa in senso ampio, non solo diversità di gusti sessuali, ma diversità anche di pensiero, anche non condividendo. Cercare di capire l'altro, ciò non vuol  dire che si possono accettare idee naziste,violente, razziste, scioviniste perché un giusto e uno sbagliato c'è, ci sono dei valori etici da cui non si può prescindere. E' doveroso per chi ha avuto la possibilità di studiare e viaggiare essere aperto mentalmente, altrimenti tutti i libri letti e i viaggi fatti non sono serviti a nulla è questo sarebbe imperdonabile.

gara al collatino

Angolo dell'umorismo : La seconda gara cui ho partecipato è stata al collatino, certo niente a che vedere con il centro storico, l'Appia Antica, o Villa Pamphili, l'atmosfera era sempre allegra e folle tipica del mondo dei runner, ma l'ambientazione lasciava a desiderare, correre circondata da palazzoni grigi non è il massimo, il momento più gradevole è stato entrare nel parco di Villa Cordiani, ...da cui abbiamo poi imboccato via Valente dopo il primo giro ero rimasta un po' indietro, la maggior parte fa 10 km in 40 min., io ci metto almeno un ora abbondante, avevo perso così l'orientamento, un tipo più lento e confuso di me, mi chiedeva indicazioni, ma era tutto così disorganizzato e non ho saputo aiutarlo. Anzi l'ho fatto sbagliare perché abbiamo seguito delle persone che correvano percorrendo un km in più, e alla fine siamo stati costretti a tornare indietro tagliando il traguardo al contrario...... fatica sprecata !

giovedì 3 aprile 2014

La vita

Io vedo la vita come una maratona, si corre in compagnia ma in realtà si è comunque da soli. Si percorre il sentiero insieme cercando di raggiungere la meta, ma poi nelle scelte, nelle esperienze che si vivono le reazioni sono diverse, ognuno di noi reagisce, e si esprime ed elabora in maniera personale



. Si corre questa maratona e qualche volta ci si sente smarriti, perplessi ci si domanda per chi e per cosa stiamo correndo dov'è  la metà e poi si continua nella corsa.

La ginnastica di Nello

Zoppicante, addolorata, non c'è un muscolo che non mi faccia male, ma felice, c'è un po' di follia in quello che dico lo so. Le endorfine sprigionate sono direttamente proporzionali alla fatica e al sudore. Musica a palla , come direbbero i giovani, che ti stordisce, lasciarsi ingarellare dal ritmo sfrenato, raggiungere l'apoteosi quando il ritmo accelera e diventa country, yuppy ye !!! Gambe che saltano, coordinate con le braccia un ballo alla fine forsennato che dire .....fico veramente fico!

mercoledì 2 aprile 2014

la corsa ....è

Ho scoperto la corsa in tarda età a più di quarant'anni, l'ho sempre considerata, una cosa noiosa, quando me ne parlava un carissimo amico, non capivo anzi pensavo fosse matto, ora so. Ognuno di noi si avvicina a questa disciplina sportiva per varie motivazioni, a me è successo per spirito di emulazione, il fascino del maestro, un amica che correva, mi hanno fatto incuriosire, ed ho iniziato lent...amente. Perché s'inizia così pochi minuti di corsa alternati da camminata fino ad arrivare a correre un' ora senza rendersene conto. Nei momenti bui della mia vita che si sono susseguiti ho iniziato a intensificare l'attività sportiva con grande sforzo e fatica, ma dopo stavo meglio sia mentalmente che fisicamente. Nel periodo in cui facevo terapia andavo a correre, bardata come se dovessi prendere lo skilift per paura di ammalarmi e non mi sono mai ammalata come se le difese immunitarie si fossero rafforzate. Adesso solo adesso mi rendo che ero come un meccanismo inceppato, che i farmaci in realtà mi intossicavano, rallentavano, la corsa praticata fino allo sfinimento mi ha aiutato ad espellere le tossine. Poi un lutto enorme ha lacerato me e la mia famiglia, be' la corsa mi ha salvato a non divenire una donnetta depressa. Correre è una pulsione innata, si può insegnare ad un bambino a nuotare ma non a correre, fa parte di quello che Jung chiama io primordiale, l'uomo corre per liberarsi o per scappare da un pericolo. Nonostante questa caratteristica naturale, correre bene è difficile ed ha bisogno di concentrazione, nel momento in cui ci si deconcentra si perde il ritmo e non si corre bene magari si arranca. Sono arrivata a correre 10 km ma in realtà riesco a correrne bene, concentrata cinque. La corsa è armonia, si corre veramente quando il respiro, il cuore, il passo sono sincronizzati ed e' come entrare in un flusso. La corsa è meditativa, perché quando si corre da soli ci si isola, e non ci fa pensare ai problemi che abbiamo, ci libera la mente. La corsa è competizione in gruppo si è spinti a fare meglio, a tenere il ritmo dell'amico e superarlo. La corsa è solidarietà quando in gruppo si rinuncia ad un po' del proprio ritmo per aiutare il compagno a non mollare. La corsa è disciplina di vita, chi corre ha forza, tenacia, determinazione e tanto cuore. C'è un detto africano che sintetizza lo spirito della corsa " se vuoi andare veloce corri da solo se vuoi andare lontano corri in compagnia".Altro...


sensi di colpa

Angolo della riflessione :Avete mai la sensazione di non fare abbastanza e avere sensi di colpa per questo. Il timore di far del male a qualcuno, ma purtroppo delle volte è inevitabile, perché il male fa parte della nostra natura. Per il solo fatto di esistere togliamo spazio al nostro prossimo.Scegliere anche cose stupide, comporta sempre un esclusione di qualcosa o qualcuno. Ed è necessario scegliere facendo il minor danno possibile. Si rinuncia a parte di sé per far piacere agli altri, questo ci costringe ad indossare una maschera. Va be so partita per la tangente

Correre

Correre, correre senza mai fermarsi dimenticando l'indimenticabile per poi stordirsi.
Correre senza pensare, correre e respirare,
Correre per perdersi o ritrovarsi così rinascere e ricrearsi!

il mio passo

Tum, tum, tum questo è il mio passo in sincrono con il mio cuore ed il mio respiro,
fisso un punto nel vuoto mi isolo....
ad ogni passo mi elevo e spingo in alto, volo ...seguo il ritmo naturale entro in sintonia con l'universo.

lasciarsi andare

avevo voglia di lasciarmi andare e con leggerezza sgambare così ho fatto! Non mi sono lasciata scoraggiare dal tempo inclemente ed ho preso il diluvio universale.....Che bello lasciarsi bagnare,correre senza pensare ,vivere e respirare.