giovedì 17 settembre 2015

Frammenti di allenamento: La lezione del 17 settembre 2015

Frammenti di allenamento: La lezione 17 settembre 2015 Dopo le ripetute la lezione di oggi l'ho fatta a fatica. Mi sono divertita ,come sempre ho fatto del mio meglio, ma la lezione era impegnativa. Scattini fuori, circuiti di squat e burpees, affondi con molleggio, addominali isometrici e dinamici, chiusure a libretto,braccia lavorate con bilanciere e peso. Stanca e sudatissima ho finito la lezione esaurendo le ultime energie. L'idea è , dalla prossima settimana, con grosso dispiacere, di ridurre le lezioni ed incrementare gli allenamenti di corsa. Tre uscite di corsa e una lezione, vediamo quello che succede. Mentre facevo gli esercizi proposti dal maestro, madida, meglio zuppa di sudore, ho pensato che da ragazza non sudavo così tanto. Andando avanti con l'età si è più simili alle bestie che alle principesse o alle donne angelicate , purtroppo. Infine una battuta fatta sugli anziani, da una persona che forse si credeva spiritosa, mi ha disturbato, sapete perchè? io gli anziani li adoro, sono come dei bambini, faticosi, impegnativi, ma riempiono la vita. Talvolta per essere spiritosi o eccentrici escono delle battute, sgradevoli ed infelici.

mercoledì 16 settembre 2015

Frammenti allenamento: Le ripetute al biscotto

Frammenti di allenamento: Le ripetute - Non avrei mai creduto di potercela fare, ripetute da 1 km e da 500 metri, l'impresa per me ha dell'incredibile. L'anno scorso, allo stadio della Farnesina,la stessa impresa non mi era riuscita..Mi erano capitate anche 15 ripetute da trecento metri, alla 10 avevo mollato.Sapete perchè non avevo contezza di quanto fossero in realtà i metri, e come dovevo amministrarmi , partivo come se stessi facendo un allungo da 100 metri cioe' come un razzo. Sono riuscita con Francesca Stoppa​ a fare tutto il programma, non alla pefezione ma tutto. Caro Roberto Ciccone​ faremo delle grandi cose insieme (non ti spaventare coach io amo esagerare).Ci siamo riscaldate come ci hai consigliato, ma le prime ripetute siamo partite troppo veloci, l'orologio segnava 5.20 e l'ultima un po' troppo lenta 6,20, su questa cosa ci dobbiamo lavorare. Abbiamo terminato tutto il programma con i tempi di recupero previsti. Le Terme di Caracalla il biscotto, come si usa dire, sono un modo. Ho incontrato tanti volti amici, e colleghi. Un ragazzo, che avrebbe potuto essere nostro figlio (mio e di Francesca), ci ha dato anche dei consigli. Mentre facevo gli allunghi da trenta quaranta metri ho rischiato d'incollarmi un tipo che camminava, al grido di pistaaaaa. Robe' so distrutta e dolorante ma quanto me so divertita.

domenica 13 settembre 2015

Questo è il dolore

Questo è il dolore.....Ci viene detto il fatto, la cosa è incommensurabile, il mondo ci cade addosso. Rimango impietrita non una stilla di sangue mi uscirebbe dal corpo. Il dolore è troppo grande, mi invade, incrociò lo sguardo di Sergio e di Fausto. Raccogliamo le forze rimaste e facciamo il necessario ,quello che è di obbligo fare. Riesco a dirlo a mamma, vedo mio padre piangere per la prima volta. Sono tutti a casa mia e' un andirivieni di persone, di amici parenti, siamo smarriti increduli ,eppure è vero. Dormo con mamma ci svegliamo insieme, stonate stordite , ci guardiamo negli occhi,ma allora è successo veramente. Sono passati due anni ma a stento ci credo.
Pourparler: Non se ne abbiano a male, i liberi professionisti, i piccoli commercianti, i piccoli artigiani tutta la miriade di persone che non rientra nella categoria dei lavoratori subordinati, perchè non ne parlo. Io mi sento vicina a tutti coloro, che fanno del loro meglio per migliorare il nostro paese, ma ne parlo poco perchè è una realtà che non conosco bene. Mentre mi è familiare quella dei dipendenti, dei lavoratori subordinati, in questo periodo continuamente ricattati. Per cui non è una gara a chi sta peggio, voglio solo raccontare un episodio che rende l'idea .Ero alla cassa del supermercato per pagare, quando un tipo distinto con la r moscia, si avvicinava e chiedeva al cassiere se sapeva del latte che aveva lasciato. Il cassiere perplesso, lo ha indirizzato, così da un altro ragazzo per il reclamo. A quel punto non ho capito cosa stava succedendo, ma ho visto un film. Il tipo urlante che voleva parlare con il direttore, trattando il ragazzo come un deficiente ( dico ragazzo ma avrà avuto più di 35 anni). Il tipo continuava " non faccia il polemico voglio parlare, con il direttore". Premetto che il ragazzo tra virgolette non proferiva parola. Mi chiedo come si possa essere così arrabbiati di Domenica , così arroganti sapendo che l'altra persona non puo' risponderci come vorrebbe. Ogni volta che siamo in una situazione di vantaggio, quindi il dialogo è con una persona a noi in quel momento subalterna, evitiamo di essere arroganti o maleducati, perchè l'altro non ha modo di risponderci come meriteremmo. O per essere più chiari a fanculo non ci puo' mandare. Durante il giorno siamo costretti ad ingoiare tanti di quei rospi più o meno digeribili, che siamo degli schizofrenici. Massima solidarietà nei confronti di chi lavora, ma soprattutto di chi lavora nei giorni festivi, so benissimo quanto sacrificio costi,
quando si potrebbe stare con i propri familiari

La domenica

La domenica per me e' e sarà sempre un giorno grigio, opaco, privo di colore ed entusiasmo. Era così quando ero piccola, quando dopo il pranzo domenicale, fatto rigorosamente di lasagna o cannelloni ripieni di carne, ero costretta a sorbirmi la domenica sportiva. Ed ora a distanza di anni, dopo aver lavorato ho le stesse sensazioni. Si la domenica il giorno di pausa dalla routine quotidiana.Non saprei dire se la cosa mi piaccia o no e' così. La domenica la vivo in una dimensione di torpore, la domenica per me non ha sapore.

Riflessioni

Voglio far risaltare una cosa, ma è un discorso di ampio respiro, riguardante il periodo storico attuale. "Se le cose vanno bene il merito è del vertice, nel caso contrario la colpa è della truppa" Niente è vero in assoluto forse la verità è nel mezzo? Cari lavoratori non abbiamo mai contato molto, ma ora meno che mai. Qual'e' la soluzione? Io non la vedo? L'unico consiglio e' continuare a fare il nostro lavoro in maniera onesta, prima o poi le cose cambieranno. Ma soprattutto lavoriamo nel nostro piccolo affinché l'Italia sia migliore, il mondo sia migliore.Sono diventata fatalista.