lunedì 10 aprile 2017

42 e mai più !

Frammenti di maratona 2017: Mi alzo alle 6,20 cerco di fare una buona colazione, devo fare carico di un po' di carboidrati e zuccheri, sono importanti. Sono due giorni che cerco di bere molto mi idrato, ho mangiato pasta a pranzo e a cena. Non ho seguito le cose alla precisione, ma so lo sforzo che devo affrontare, qualcosina l'ho fatta. Mi preparo volgo lo sguardo fuori, mamma mia è nuvolo che palle! Mi porto nel marsupio frutta secca, mandorle,miele e un tubetto di enervit,devo mangiare e bere ad ogni ristoro per potercela fare. Non è un giorno bello per me, sono giorni che pensandoti le lacrime sono irrefrenabili. Non mi sono preparata bene in un mese ho cercato di limitere i danni, questa maratona la sento come dovere. Ha detto bene Claudio Fanasca ci sono delle cose simboliche, e se sono importanti per noi vanno fatte. Lo so, sarò da sola, ci starà una miriade di persone ma correrò da sola. M'incammino verso il Circo Massimo arrivo pure tardi per la foto di gruppo. Saluto tutti e m'incammino mi sento sola, non ho voglia di ridere e di fraternizzare. Il sorriso di Pietro, Mino, e gli altri Ramarri, ma soprattutto di Sandro Curzi il suo in bocca al lupo mi rincuora. Saluto Valerio un mio collega che corre e mi posiziono in griglia. Partiamo inizia la pioggia, uffa che palle, cerco il minimo esistenziale per poter andare avanti il più possibile, piove e tira vento! Cerco qualche volto amico ma non ne trovo. L'idea è di correre a sette, lenta, ma inesorabile. Ma non mi riesce bene fatico.Su via ostiense c'è il diluvio, sono zuppa. Vado insieme a dei fit Walker e do loro il ritmo, ma mantengo la postura della corsa. Il tipo mi fa presente che devo insistere in questa posizione perché non sono abituata a camminare come loro potrei stancarmi. Ma al 14 km cammino come loro sbagliando. Cerco di mantenere una postura dignitosa e non sfatta ma che fatica.Al ventiquattresimo km uno speaker ecco una ramarra che cammina in maniera proficua. Tira vento , la maglia  bagnata i manicotti tutto mi da fastidio sono zuppa.  Arrivo verso lo stadio  mi aspetta la parte più brutta la moschea, una salitella che al ventiseiesimo circa ti tronca le gambe, ma non importa tanto peggio di così. Avanzo a passo deciso dicendo ad alta voce 42 e mai più, una signora sfatta ma sorridente mi dice " no dai, perché?". Al 32 esimo la telefonata di mio marito che si informa di dove sono, saperlo ancora a casa e al caldo,di certo non mi consola. Cerco di sopravvivere per arrivare al ristoro ramarro. Sono al 34 esimo ha ripreso a piovere ed io ho freddo, sono tanto arrabbiata, tanto,tanto. Quando vedo Sandra Buffoli che mi ridà il ritmo mi ritorna il sorriso. Arrivo al ristoro ramarro, mi coccolano, mi applaudono, mi rincorrono con l'ombrello,con il cibo, con l'acqua, mi coprono. Questa è la parte più bella e commovente. Si riparte mancano gli ultimi sette km quelli interminabili, arrivo a piazza Venezia con Sandra, taglio il traguardo con uno dei senatori Maratoneti, accolta dal grido di mio marito e dal sorriso di Nadia Amici! Grazie a tutti, al mio corpo che mi ha seguito in questa impresa folle, la medaglia così sofferta la dedico a te adorato! 42 e mai più !

domenica 9 aprile 2017

Frammenti di gara Appia Run 2017

Frammenti di gara Appia run: Ad appena una settimana dalla maratona sentire le gambe andare, non avere il benché minimo problema o doloretto mi da un enorme soddisfazione. Ho corso con il gruppo Giovanni Mannetti, Francesca Stoppa, Smarti Tognolo, Nataša Avlijaš ed è stata una bella esperienza. Purtroppo amo correre in gruppo ma mi resta difficile farlo. L'Appia run è una bellissima gara e questo sole stupendo l'ha resa ancora più bella, almeno per me, con tutta l'acqua presa domenica! Correre sulla pavimentazione romana è difficile, ti prova le caviglie e le articolazioni, la parte più bella è l'entrata al parco della caffarella e li è un mini trail, il verde accecante il sole le gambe che in discesa riprendevano entusiasmo, la paura di scivolare, ma lasciarsi andare lo stesso al grido pistaaaa, una meraviglia.L'arrivo ,dopo qualche salitella impegnativa, è in discesa, io e Natascia siamo arrivate tagliando il traguardo con un allungo memorabile, quanto mi piace preservare un po' di energie per il finale! Ringrazio il gruppo di amiche con cui ho corso e Giovanni Per i consigli! Ma soprattutto ringrazio il mio corpo che mi ha seguito, Namaste!