sabato 7 giugno 2014

Frammenti di vita: La mia prima staffetta 12 per 30

Mi sono iscritta alla staffetta senza sapere cosa fosse, sapevo  solo che bisognava correre per 30 minuti in pista allo stadio delle terme. Ero un po' preoccupata perché era la prima volta, la corsa in pista è un'altra cosa bella si, ma poco stimolante, devi fare sempre lo stesso giro e mantenersi concentrati non è facile. Poi sei osservato la gente ti guarda, per cui il ritmo deve essere un po' sostenuto per non sfigurare. Decido dato che ce ne era bisogno di coprire due frazioni di mezza ora, una alle 18.30 e l'altra alle dieci, mi sono buttata senza sapere se ce l'avrei fatta. La prima frazione anche se con il caldo è quella in cui sento di essere andata meglio, il ritmo sostenuto l'ho tenuto per i 5 chilometri e poi alla fine ho fatto l'allungo. La seconda ero più stanca e sono andata più lenta, mi è piaciuto l'incoraggiamento dei Ramarri che correvano con me a non mollare. Giancarlo De Lucia è stato grande all'ultimo giro quasi vicino al traguardo,mi ha guardato è mi ha incitato ad arrivare insieme, allora ho dato fondo alle mi energie e ho fatto il rush finale. Che dire ....sono stanca ma felice, ed essere felice non è una cosa che mi succede spesso 

giovedì 5 giugno 2014

Il bene é

Il bene è , con questa affermazione voglio semplicemente dire che ci sono cose che non si possono decidere e voler bene è una di queste.  L'amore, l'amicizia  non si possono decidere ma   per definizione sono, cioè esistono. Ci sono nonostante i ma, i se le diversità, le incomprensioni e può capitare anche, che siano anche univoci ma poco importa. Si può voler bene ad una persona e non essere contraccambiati, ma il bene è.  Esiste, e voler bene non è mai sterile porta sempre qualcosa di positivo arricchisce nel profondo. L'empatia che  è una parte importante, nelle relazioni in genere o c'è o non c'è. Può accadere delle volte che si riesca ad entrare in relazione a comunicare veramente, con l'altro , può succedere sempre, o anche a fasi alterne.  Credo nei momenti in cui non c'è bisogno di parlare perché ci si capisce, sono quei momenti di estrema apertura dove non si ha paura di non essere compresi, dove si è onesti con sé stessi e con gli altri e ci si apre senza timore sono momenti magici, solo allora le relazioni sono vere e profonde.

Frammenti di vita: la lezione di Nello Cara

 Oggi non avrei mai creduto di riuscire e a fare la lezione, che mi diverte sempre e comunque, anche quando vengo sgridata dal mio insegnante citando mia nipote, ma d'altra parte se le cose non te le fanno notare difficilmente si migliora. La giornatina è iniziata in ordine con nodo alla gola, 5 km di corsetta,un esame un po' impegnativo d'affrontare, e... poi chicca finale la lezione devo dire molto, molto carina e impegnativa. Abbiamo cominciato come sempre dalla corsa su strada con skip , e corsetta laterale per riscaldarsi, siamo tornati in palestra e abbiamo fatto i fanchi dinamici e gambe. Affondi e flessioni con slancio, di nuovo corsetta fuori,
il tutto è terminato con addominali a due quindi con l'aiuto di un compagno. L'unica nota stonata, che io sfigata, sono capitata con il signore distinto di una certa età, ma tanto tanto sudato. Pazienza ....
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mercoledì 4 giugno 2014

Frammenti di vita: La Lezione di Nello Cara

Frammenti di vita la lezione di Nello Cara: Martedì scorso la lezione dell'una è stata .....esaltante, correre con quella giornata stupenda è già di per se una gran cosa, ma poi fare quella mezzora in gruppo per me che sono una runner solitaria è molto stimolante e divertente. Abbiamo con una corsetta fuori e con allunghi in salita, poi siamo andati verso le scale di Via Ugo Bassi, chi conosce la zona sa bene di cosa parlo, abbiamo salito le scale per cinque volte con skip a uno e poi a due. Vedere le facce dei compagni di allenamento, sudate, stanche, di solito siamo a metà giornata lavorativa, ma decise a non mollare,mi porta a dare il meglio, nasce una certa complicità di gruppo. Rientrati in palestra è iniziato il ballo forsennato senza tregua, sulle note di My Sharona , ed io mi "ingarello" ,gambe che saltavano, capelli al vento, una coreografia che è una sorta di prepugilistica, tutto coordinato gambe e braccia. Infine abbiamo terminato con gli addominali e un po' di esercizi boot camp, flessioni e chiusure a libretto. Che dire fico veramente fico!

martedì 3 giugno 2014

Frammenti di vita: liberarsi in volo

Il sogno di volare, di liberarsi in volo, di planare volteggiare nel cielo è il sogno per eccellenza dell'uomo, per me è stato un sogno ricorrente. Quando ero bambina sognavo di lottare  tutte le sere con una strega e poi dopo aver vinto, mi lanciavo dalla finestra e volavo, il piacere che  provavo volando era di beatitudine immensa, di pace interiore. Ora naturalmente non ho nessuna intenzione di provare il deltaplano o cose simili, ma stavo riflettendo sul fatto che la corsa può dare  sensazioni simili. Mentre stai facendo la volata finale, quindi stai dando fondo alle tue risorse e la spinta dell'avampiede , ti spinge in avanti ed in alto c'è un attimo in cui i tuoi piedi, prima dell' atterraggio sono in aria , stai volando. Ognuno di noi al di là delle tecniche di base ha un proprio stile. Sicuramente ci sono delle regole  nella corsa, gambe leggere, ginocchia alte, si spinge con l'avampiede e si atterra con il tallone. Le braccia sono importanti danno il ritmo ma non bisogna esagerare perché alla lunga movimenti troppo ampi implicano una perdita di energie. Tutte queste regole vengono poi da ognuno di noi interiorizzate ed adattate alla propria andatura. Io per esempio facendo  un'analisi un po'critica nella corsetta normale il mio passo e  piccollo, trotterello quasi, non ho  lunghe falcate, probabilmente non sono bella a vedersi ma quello è il mio stile. Negli allunghi, nelle ripetute o nella parte finale di una gara, dove mi sono lasciata in serbo le ultime energie allora si il passo è lungo, come dovrebbe essere e volo.