sabato 7 marzo 2015

Solidarietà femminile

Pourparler: Premesso che non ho dei preconcetti contro gli uomini,non me ne vogliano, ma è bello riscoprire la solidarietà femminile che purtroppo non c'è sempre. Incontrarsi tra donne e capirsi al volo, nonostante esperienze ed età diverse, riconoscersi e condividere in pochi attimi una difficoltà giornaliera, un dolore vissuto, il modo di guardare e volgersi al mondo. Sono abituata a trattare con gli uomini,vengo da una famiglia maschile, mio marito, il mio mondo lavorativo è di stampo maschile e aggiungo maschilista, ne apprezzo anche tanti aspetti, per esempio gli uomini sono meno complicati di noi. Ma la vita di noi donne per vari motivi, non ultimo l'educazione ricevuta, è sempre in salita, anche sul lavoro bisogna sempre dimostrare qualcosa, e dividersi tra il lavoro,figli,famiglia. Il nostro modo di essere gira intorno all'uomo, il film di Almodovar "donne sull'orlo di una crisi di nervi" rende l'idea. Un uomo egocentrico e donne, amanti,mogli che lo circondano e pendono dalle sue labbra. Ma non volevo dire questo, voglio semplicemente dire alle amiche donne, di non essere competitive ma solidali con le altre donne e non sempre è così scontato.Anzi ci sono donne a volta più maschili dell' uomo purtroppo.

Pourparler: 8 marzo gara di Bracciano

Domani sperimenterò Bracciano, una gara impegnativa ma molto panoramica, non ho mai corso 36 km vediamo che succede. Dovrei impegnarmi a migliorare ciò che so fare cioè i dieci per esempio, o rendere normalità i ventuno che non ho ancora nelle corde, imparare a non farmi spaventare da una salita quando è lunga, si è tutto vero è logico ma voglio sperimentare. Una cosa non è nelle mie corde ed è la velocità, ed è una di quelle cose che non mi preoccupa, io voglio trovare il mio minimo ed andare così all'infinito ,riuscire così a mantenere la postura della corsa il più possibile. La giornata che aspetta me e miei amici sarà fredda,ventosa ma con tanto sole, poi saremo distrutti. Ma che bello passare una giornata all'aperto,sudare soffrire, appagarsi del panorama per poi essere stanchi, ma quella stanchezza piacevole che si addice al giusto, a chi ha lavorato,combattuto, si il meritato riposo del guerriero.

lunedì 2 marzo 2015

Frammenti di vita: correre è difficile

Frammenti di vita: Mi pare di averlo già detto ma lo ribadisco correre è difficile, e nonostante in teoria faccio ventuno km in realtà se ci sono pendenze e difficoltà non riesco a correrli tutti, mi capita di abbandonare l'atteggiamento della corsa, questo nei passi più difficili per adottare quello della camminata veloce, non voglio prendermi meriti che non ho. Potrei fare meglio ma mi blocca la paura di non potercela fare, o di arrivare sfatta al traguardo, perché i venti km non sono ancora la mia normalità e mi amministro così. A parte che nella riuscita di una corsa o gara le variabili sono infinite, vanno dalla motivazione o entusiasmo che uno ha, da come ci si sente da quello che si è mangiato dormito, e gli agenti esterni, freddo caldo il percorso...Ora correre tenendo un ritmo sostenuto, la corsa è ritmo, per 5 km è una cosa per 10 è più complicato figuriamoci per ventuno o trenta e via dicendo .Io sono abituata a correre da sola ed è piacevole, ci si isola, ma quando riesci a correre insieme a qualcuno che ti da il ritmo è un'altra storia. Stasera sono uscita dalla palestra con i ragazzi della prepugilistica , Giancarlo è rimasto con me , mi ha dato il passo da seguire, mi ha fatto da lepre be è stata un'altra storia, è bello quando ti senti trainata anche se per pochi chilometri. E' capitato anche per la Roma Ostia nella parte finale quando sono stata recuperata, mi è servito per riprendere il ritmo, l'entusiasmo, la gara l'avrei comunque finita. Io le gare le faccio sempre da sola, ma è importante talvolta farle insieme a qualcuno, soprattutto se lunghe distanze. Domenica farò i miei primi trenta km che non ho nelle gambe, ma mi serve per esperienza, per capire cosa succede al corpo al fatidico 30 km. Io il ventuno marzo farò il salto nel buio, farò quello che potrò, senza drammi ma devo capire cosa mi aspetta.

domenica 1 marzo 2015

Roma Ostia 1 marzo 2015

Frammenti di gara: La Roma Ostia 1 marzo 2015- E' stata una giornata lunghissima, ma così bella e stimolante iniziata con la gara e finita , con un pranzo di pesce, ritorno in metro con Raffaella Sabadin​ , marito e cognato annessi e connessi. Ho terminato di camminare alle 18, Perché dopo i 21 chilometri ne abbiamo fatti altri cinque o sei per raggiungere la mia amica/ sorella, tanto brava ma così insistente. Ma voglio entrare nel dettaglio della gara, la mezza maratona più partecipata d'Italia, tredicimila iscritti un fiume di gente,un'atmosfera festosa. In Ordine c'è stata la foto di gruppo con i Ramarri, balletto di zumba e stretching iniziale mi sono caricata a pallettoni. Così come sempre sono partita troppo veloce per fortuna Lisa mi ha richiamato alla calma. Non so che mi succede, la gente l'atmosfera il ritmo e parto per la tangente. Il percorso è un po' noioso s'inizia in piano con una piccola discesa, poi c'è una prima salita dopo il quarto km fattibile e corta, al nono km inizia una salita di due km poco pendente ma lunga, poi è tutto falso piano, insomma sembra sempre di scollinare e non si arriva mai. Ero un po' spaventata da questa cosa, ho sempre paura di non riuscire a finire una gara, ma soprattutto cosa assolutamente fondamentale, voglio arrivare bene e non sfatta per cui non spingo. La cosa bella di questa gara e che non esistono le retrovie, non si è mai soli c'è sempre tanta gente. Alla fine gli ultimi tre chilometri mi è venuto a recuperare il nostro grande Presidente Sandro Curzi​, solo per questo è valsa la pena di essere tra gli ultimi. Così mi sono galvanizzata ho ripreso il ritmo, pensavo di essere arrivata e ho fatto l'allungo, aprendo le braccia per la foto, ma ahimè c'è sempre il tranello del primo gonfiabile, quando il traguardo è un km dopo Sandro mi ha accompagnata fino alla fine lasciandomi tagliare il traguardo da sola, che soddisfazione. Ora ho i km il prossimo anno cercherò di migliorare i tempi. p.s. grazie Sandro!