sabato 3 maggio 2014

Esperimenti culinari

I primi tempi di matrimonio, quando si ha tanto entusiasmo, e voglia di perfezione., desideravo tanto essere la moglie perfetta, la moglie geisha, amante, amica, donna di casa,....be  cucinavo. Si, per chi mi conosce sa quale sacrificio possa essere per me, mi impegnavo in ricette più disparate, chiedevo consigli a destra e a manca. Avevo qualche problema con le quantità, venendo da una famiglia di sei persone ero abituata alla cucina per famiglia numerosa, per cui soprattutto i minestroni duravano giorni...il marito innamorato era molto comprensivo, no so se adesso lo sarebbe altrettanto. Decido un giorno di fare pasta e broccoli, chiedo consiglio a mia madre e mi dice che deve essere fatto con il brodo di arzilla, oppure di metterci due alicette, compro le alici dall'alimentari sotto casa, preparo tutto, soffritto, pomodorini,alici ma non le spino, credevo fossero già spinate. Avete idea? Mentre mangiavamo le spine non si erano dissolte, per il principio fisico che nulla si crea nulla si distrugge,ma tutto si trasforma,  ce le trovavamo in bocca. Mio marito mi disse se continui così rischiamo la vita . Andando avanti con gli anni ti rendi conto che non solo la perfezione non esiste, ma non serve a nulla, si può fare solo del proprio meglio.

La palestra As body Line 4000

Amo la mia palestra, non solo perché il maestro e' un motivatore, ma anche per le persone che la frequentano.Persone di ogni tipo, ed estrazione sociale, ci sono i trasteverini, i liberi professionisti, gli insegnanti, gli artisti, i carabinieri,i vigili urbani,i medici, gente di ogni sorta ma che ha in comune l'amore per lo sport. Andiamo in palestra per allenarci,anni fa questo concetto mi sarebbe risultato strano, ognuno di noi lo ha chiaro, grazie al maestro , o come lo chiama mia nipote ,al mio insegnante. Alterniamo l'allenamento sia in strada che in palestra, facciamo gli skip sulle scale di Via Ugo Bassi, allunghi per Via Sterbini, ripetute in salita, scatti, la gente ci guarda basita,  e questo anche in piena Estate con un caldo infernale ed il sole alto. Quando siamo in vacanza usiamo lo stesso rigore per allenarci, se non abbiamo le scale di Ugo Bassi ovviamo con altri tipi di scale. Nel mio periodo Sabatico la palestra con la rete di amicizie e' stata fondamentale. Lo standard di età delle persone che fanno la lezione e' un po' alto, stranamente, anche se ci sono sparsi qua e la i ventenni. C'è una ragazza bravissima molto giovane, che si chiama Angela ,a cui ho fatto un sacco di complimenti, che di risposta mi ha detto Fulvietta ho pure vent'anni, ridendo ho pensato  fosse molto sensato quello che diceva. A quel punto, dato che è una ragazza che corre bene, le ho proposto di farmi da lepre, si è il termine tecnico usato,  quando si corre con una persona più veloce per migliorare la prestazione, si cerca di sostenerne il ritmo. E' rimasta senza parole, ma poi ridendo ha accettato, ecco la mia palestra ci rende un po' folli, ma è un bel tipo di follia.

venerdì 2 maggio 2014

Sgambatina

Ho aperto gli occhi e la mia prima intenzione e' stata quella di sgambare, si di fare una corsa allenante per mettere chilometri sulle  gambe come dice il maestro, per chi vuole correre come me, e lo vuole fare in maniera sistematica, non solo per il piacere di farlo, ma per partecipare alle gare, e' una condizione necessaria. Il mio sogno più grande, in un futuro prossimo ,magari festeggiando i cinquanta o prima , e' di fare una maratona, per me sarebbe un traguardo enorme, non oso pensarlo. Grazie al maestro sogno questi traguardi, non mi ha mai fatto sentire inadeguata per l'età, si userei il termine scema,  anche se delle volte mi ci sento...atleta a 48 anni ,ha un non so che di ridicolo, di grottesco, non è serio. Il tempo non era dei migliori, era nuvoloso ma Dio è stato clemente, sono riuscita a fare i miei dieci chilometri....dopo di che le cataratte del cielo si sono aperte ed è venuto giù il diluvio universale. Ho indossato il cardio, preparato l'IPod, i due telefonini, sono molto tecnologica, verso le nove sono uscita per andare in Villa, mi faccio circa un chilometro abbondante in salita. Al Fontanone del gianicolo  vedo delle anatre che nuotano, vorrei fare una foto ma mi rimane complicato. Arrivo in Villa da Porta S. Pancrazio, faccio partire il gps all'altezza della prima fontanella e parto. Tum, tum cerco il mio passo in sincronia con il respiro, ho un ritmo sostenuto, ma non veloce, corro per 5 chilometri, cercando di stare sul pezzo, cercando di essere concentrata, l'espressione stare sul pezzo mi piace molto, perché rende l'idea, significa essere presenti a se stessi senza divagare con la mente. Riesco ad esserlo per i primi 5 chilometri...poi rallento ma non mollo, voglio migliorare. Controllo la respirazione con il cardio per non andare in affanno ,concludo a dieci chilometri il mio lungo lento o brucia grassi. Il lungo e' abbastanza soggettivo, per chi è parecchio allenato magari sono venti chilometri, sono abbastanza soddisfatta ma so che posso, e voglio fare meglio. Concludo tutto con delle ripetute che mi portano fino all'ingresso della Villa. Trenta secondi di camminata alternata a 30 secondi di corsa veloce, la gente mi guarda basita, un tipo che supero mi dice se vogliamo fare una gara.
Finisco l'allenamento, sono distrutta, la prossima volta farò meglio ,
lo so.

mercoledì 30 aprile 2014

La neve: riflessioni sulla generazione anni 70




Giorni  fa, mentre correvo lungo la pista ciclabile del tevere, presa dal ritmo del  respiro e dal mio passo, serena e soddisfatta di come andava perché il ritmo era giusto, tutto sembrava perfetto, c’era chi correva chi andava in bici , persino un tipo in giacca e cravatta che praticava tai chi,...una nota dissonante mi ha profondamente rattristato , ho visto di lato un ragazzo, di quelli  che vivono in strada che si bucava... ho  perso il ritmo e sono andata in affanno. Non ero spaventata, ma intristita....un'intera generazione negli anni 70 è stata spazzata via dalla polvere bianca, possibile che debbano esistere ancora queste cose. Ero bambina  ho ricordi di ragazzi-fantasmi  in giro per il mio quartiere , palpebre calate, semi addormentati  stazionavano al S. Calisto, dei disperati,  per bucarsi avrebbero venduto la madre e facevano di tutto. Vivevano nel degrado più assoluto perdendo  …il  senso della vita, il significato dell’essere persona, la dignità dell’essere umano.
Poveri genitori che mestiere difficile insegnare al proprio figlio la  capacità di pensare da solo, senza farsi coinvolgere dal gruppo.
            La mia generazione per fortuna ha avuto più informazioni per potersi difendere da certe     
cose,  ma negli anni settanta non c’era un informazione allargata sull’argomento. Mi domando possibile che nel 2014 si possa essere così stupidi, autolesionisti.


martedì 29 aprile 2014

Il mondo del Running

Il mondo running è fatto da persone di diversa estrazione sociale, età, cultura e sesso, è un immenso puzzle il cui collante è l'amore per la corsa. Nelle situazioni più disagiate, dopo aver avuto una giornata infernale un runner  per rilassarsi sente il bisogno di sgambare, la stanchezza fisica esorcizza quella mentale. E' da qualche hanno che frequento quest'ambiente un po' folle, e ne sono innamorata , si corre con tutti gli acciacchi possibili con qualsiasi condizione meteo,ed è fatto soprattutto da persone mature non più giovanissime, che riscoprono l'entusiasmo e la voglia di mettersi alla prova e in gioco tipica dei giovani. La corsa non è solo piacere ma è anche lavoro, impegno, i progressi sono lenti, ci vuole un po' di pazienza per riuscire a raggiungere, non dico la perfezione ma almeno di provarci. Ieri nell'allenamento  ho forzato un po' il mio ritmo naturale, correndo ad una velocità sostenuta per circa due chilometri, mi sono resa conto che non riuscivo a pensare, ero troppo concentrata a tenere il passo, ero sul pezzo citando il maestro, ero talmente impegnata nella respirazione che non avevo possibilità di divagare con la mente. La corsa non è solo piacere ma è anche sacrificio, un bel sacrificio, ma ti ripaga di tante insoddisfazioni e delusioni subite. I  sacrifici riguardano sia l'allenamento ma soprattutto  l'alimentazione perché il peso per il podista è fondamentale, ai fini della prestazione sportiva. Più si è leggeri e più si corre meglio, dicono che nella maratona ogni chilo in meno sono 2,5 secondi in meno al chilometro cioè quasi due minuti e non è poco. Come al solito la teoria mi riesce bene nell'attuazione pratica ho qualche problemino.

lunedì 28 aprile 2014

La stranezza dell'essere umano

L'essere umano è  un meccanismo molto complicato, sottile e delicato, è fatto a strati c'è l' io come ci si vede e sente, quello di come realmente si è, l'io di come ci  percepisce la gente e quello di come si vorrebbe essere. Quasi mai i vari strati coincidono e sono in armonia è per questo che siamo un po' tutti  schizofrenici, giani no bifronti ma con più fronti. Per dirla come i Pink Floyd The Other side the Moon, l'altra parte della luna è quella che ci destabilizza,  la parte di cui ci vergogniamo, la parte irrazionale, le pulsioni che non confessiamo manco a noi stessi, le nostre meschinità, le passioni, l 'essere umano è tutt'altro che buono. Bisogna prenderne atto.  La cosa riguarda anche me sono meno buona di quello che può sembrare o che mi piacerebbe essere, sono umana, cerco di vivere nel migliore dei modi senza far del male a nessuno, cosa quasi impossibile perché far del male è inevitabile, o lo fai a te stesso reprimendoti, o lo fai agli altri lasciandoti  andare alle pulsioni nascoste. Io cerco di comportarmi in maniera corretta, etica ma che fatica, poi ne vale veramente la pena essere buoni, in una vita così breve e difficile con la speranza di un bene futuro? Il senso del giusto e dell'etico è in noi ,la legge morale di cui parlava Kant, è quella che seguo altrimenti vivrei con  i sensi di colpa.Due cose non cambieranno mai la legge morale che è in me ed il cielo stellato sopra di me. Anche se delle volte mi piacerebbe...trasgredire.