sabato 17 gennaio 2015

Frammenti di riflessione: il runner patologico

Frammenti di riflessioni: runner patologico- ho letto con vero piacere e divertimento degli articoletti ovviamente ironici, ma con retrogusto di verità', che analizzano la figura del runner patologico, quando da amatore passi ad essere un fissato della corsa. Sembra strano ma il confine è molto labile e sottile basta poco per sconfinare. Correre per divertiment
o e' una cosa porsi degli obiettivi e' un'altra. La perfezione si otterrebbe miscelando sapientemente i due aspetti. S'inizia con la corretta domenicale, si cerca di migliorare, inizi a conoscere un mondo di gente a volte un po' folle ma eccezionale con un gran cuore determinazione e testa. Il secondo passo lo fai iscrivendoti ad un associazione grazie all'imput di un amico e poi hai una gran voglia di migliorare. Seguire delle tabelle t'impegna e da sistematicità al tuo allenamento, ma la tabella non deve essere vangelo. L'alimentazione e' l'unica cosa che non riesco a fare per quanto mi riguarda, ti coinvolge per il semplice motivo che e' fondamentale per il rendimento sportivo ,e' il carburante. Inoltre se si è molto pesanti si corre male, e' pur vero che conosco persone belle paffute che corrono tantissimo. .La tabella che si segue di solito è fatta di tre uscite corto veloce,ripetute lungo. Per seguirla hai una sorta di smania e d'ingegno per trovare il tempo necessario, perché il runner fa parte di un contesto familiare non è un eremita. Insomma sarò pure un po' patologica ma son felice (ovviamente parola grossa)

venerdì 16 gennaio 2015

Frammenti di allenamento: 16 gennaio 2015 le ripetute

Frammenti di allenamento: Le ripetute- Sto seguendo la tabella del maestro Luca Pretolani, non la riesco ad attuare alla lettera, purtroppo, ma seguo i principi fondamentali lungo,corsa lenta di scarico e ripetute, mi è impossibile non inserire la lezione perché mi piace troppo, e cerco di rispettare i tempi di recupero. Non sono ancora in grado di attuare il programma in maniera stretta e precisa, mi risulta molto difficile. Oggi sono partita dalla palestra per arrivare al laghetto di villa Pamphili, la mia Villa il giardino di casa 😜, quindi tre km circa di riscaldamento e 10 ripetute della salita del Laghetto, rientro in palestra per un totale di 8,35 km. Le salite per me sono una difficoltà enorme, la tecnica che mi è stata spiegata mi aiuta parecchio, ma le soffro lo stesso sono un delirio.Per questo motivo ho cercato di migliorare quest'aspetto. La gara dei tre comuni che affronterò domenica, è molto panoramica ma ha un percorso impegnativo alla fine del quale c'è una salita di 1 km. onestamente un po' di preoccupazione c'è l'ho. Vi chiederete perché lo faccio, chi me lo fa fare ,pensandoci bene non lo so. Odio ,nella mia vita in generale le complicazioni le evito, quando poi non le posso evitare le affronto, non rimando,non mi nascondo. Ma con lo sport il mio atteggiamento e diverso.Quando una persona sana di mente la domenica mattina si sveglia tardi e magari si crogiola nel letto, noi runner abbiamo il lungo che va dai 15 ai 30 chilometri per chi prepara la maratona.Significa ,per me che sono lenta ma anche per chi è più veloce dalle due alle tre ore. Il programma va rispettato, perché se lo rallenti l'allenamento per la corsa si perde subito. Si ,costa un indescrivibile fatica,impegno sudore e sangue ma si perde con estrema facilità bastano 15 giorni di inattività per dover ricominciare da capo.Non so che mi è preso, perché ho voglia di soffrire così tanto, di dispiacermi quando non riesco ad attuare il programma. Ribadisco non lo so, so solo che dopo averlo fatto sto meglio, sono soddisfatta e serena, la corsa mi fa sentire onnipotente invincibile. Ora sono accocolata sul divano con un sorriso scemo stampato in faccia.

giovedì 15 gennaio 2015

Notte Ste!

Piacevolmente stanca, un pochino acciaccata finisco così la mia giornata, una cosa voglio fare chiudere gli occhi e sognare, sai vorrei farti correre con me, faticare,sudare e a pieni polmoni respirare, smuoverei il mondo perché tu possa tornare. Buona notte mondo!

Frammenti di allenamento: 15 gennaio 2015 La Lezione

Frammenti di allenamento: 15 gennaio 2015 la lezione- Inutile descrivere la giornata lavorativa,ma con un po'd'intuito e sensibilità si può capire lo stress e la tensione del momento, dovuto ad un vero e proprio scompaginamento si un movimento tellurico è la parola esatta, prima o poi si troverà un aggiustamento ma niente potrà più essere come prima. Senza contare il caldo soffocante innaturale dei termosifoni, sono andata in palestra con un forte mal di testa, be' non ci crederete mi è passato.Ora sono sul divano a ripensare a tutto l'allenamento faticoso che abbiamo fatto,dove gambe,braccia,addominali e fianchi sono stati messi a dura prova.Siamo usciti per corsetta di riscaldamento con quattro allunghi e poi abbiamo continuato l'allenamento indoor. La corda fatta come skip veloci per 100, era alternata a circuiti di braccia, gambe,addominali dinamici ed isometrici e fianchi, tutti esercizi per potenziare e sciogliere i muscoli utilissimi per la corsa. Ho sudato,faticato,inspirato ed espirato buttando fuori tutto ciò che mi portavo dietro di negativo ed ora sto meglio. Mi piacerebbe avere un carattere che rimane impassibile di fronte a tutto,si quel carattere che non viene scalfito da niente e nessuno , purtroppo io non sono questo. Domani sarà la volta delle ripetute lunghe vediamo un po'!

lunedì 12 gennaio 2015

Frammenti di allenamento: 10 e sto!

Frammenti di allenamento: 10 e sto! Il lungo di ieri mi aveva inizialmente un po' provato ma le gambe non erano stanche, ora lo sono,per cui come da programma ho fatto 10 km di corsa lenta, senza allunghi però. Ogni volta che faccio un'uscita non devo correre meno di 10 ,si sono il mio minimo sindacale. Non ho potuto correre a pranzo ,per cui alle18 quando è completamente buio sono partita dalla palestra direzione centro. Non è facile correre sui sampietrini, e sui marciapiedi completamente dissestati, le articolazioni e le caviglie certo sono messe a dura prova. Vestita da runner un po' eccentrica in tenuta di un colore rosa acceso per essere visibili.Sono partita da piazza Ippolito Nievo, percorrendo Viale trastevere, lungotevere Via Petroselli, Piazza Aracoeli,Via Arenula, piazza Campo de'Fiori, piazza Navona, Piazza Farnese, Via Giulia, Ponte Sisto, via Garibaldi, Trastevere Via Mameli, viale Trastevere. E'stata una corsetta defaticante, almeno doveva esserlo conclusa con stretching finale. È difficile seguire la tabella perché è' necessario tanto tempo, e talvolta ci si ingegna a trovarlo. Mi succede qualcosa di strano quando non riesco a seguire il programma mi sento quasi in colpa.:(

domenica 11 gennaio 2015

Frammenti di pensiero

Frammenti di pensiero: Premesso che non sono mai stata una persona competitiva ne'a lavoro o nella mia vita relazionale, semplicemente perché non devo dimostrare niente a nessuno se non a me stessa. Ora nello sport calcolando che facevo difficoltà a correre 5 km fino a qualche tempo fa, dovrei essere contenta di essere arrivata a farne 16/17 correndo. Ma non è così perché ti scatta un meccanismo in cui sei dispiaciuta pure ad essere sempre l'ultima o a non riuscire a fare una salita impegnativa e lunga correndo. Ma non mi abbatto è solo una constatazione, una spinta in più per migliorare. Io non voglio essere veloce perché la velocità è qualcosa che non mi appartiene, voglio essere resistente e ci riuscirò, ho avuto una piccola battuta d'arresto dell'allenamento dopo il 31 ora riprendero' con pazienza, una cosa l'ho capita i km vanno assimilati lentamente. No pain no Gain!

Frammenti di allenamento: 11 gennaio 2015 il lungo con Tonino Severa

Frammenti di allenamento: 11 gennaio 2015 il lungo con Tonino Severa. Sono un po' provata da questo lunghetto, ma tutto serve a fare esperienza. Io e Debora Terenzi abbiamo aspettato il secco e Christine Khalil Jakober all'entrata di Villa Pamphili da porta S.Pancrazio. Siamo così partiti insieme,il secco ci ha consigliato di correre al nostro ritmo, perché dovevamo farlo per almeno due ore. È' facile farsi prendere dall'entusiasmo e spingere,seguire chi ha il ritmo più sostenuto. Così ho tenuto il mio passo, ogni tanto il maestro tornava indietro per acchiappare l'ultimo, è inutile dire chi era l'ultimo 😜. Partiti dalla Villa siamo scesi verso Gregorio VII, prendendo per il Gianicolo ci siamo fatti così la pista ciclabile fino allo stadio. Sul lungotevere si è unita al gruppo Stefania Vespasiano (sei stata bravissima), s'incontravano gruppi di runner che preparano la maratona, ed è piacevole vedere che siamo tanti e tutti un po' matti. Ho sentito una ragazza che diceva non guardate il Garmin questo è un lungo, ho coperto subito il Garmin. Ho tenuto bene il mio ritmo, al ritorno l'ho anche velocizzato, purtroppo dopo quasi 15 km la salita da Gregorio VII mi ha sfiancato, l'ho corsa per un tratto ma poi ho camminato, quando ho scollinato ,come si dice in gergo, riprendere il ritmo è stato difficile perché le gambe erano pesanti come il marmo. Cosa ho imparato grazie a tutti voi? Non ci si deve coprire tanto, ed io ero troppo coperta, bisogna tenere un passo costante anche se lento, ci si deve fermare lo stretto necessario perché quando si spezza il ritmo riprendere è più difficile. Il lungo è e deve essere un'esperienza solitaria, perché nella maratona o nelle gare sei da sola, ma da sicurezza sapere che ci sono amici davanti o dietro di te. Grazie a tutti perché essere in compagnia vuol dire questo aiutarsi, e voi oggi mi avete insegnato tanto. Cara Debora Terenzi per fortuna che eri un po' acciaccata, se no non so dove saresti arrivata complimentoni😄. Christine e Tonino è un piacere vedervi correre avete un passo così leggero da gazzella, e la corsa è soprattutto leggerezza!