venerdì 18 giugno 2010

Lacrime inespresse di Guido Grazioli

"E' domenica mattina il sole è splendente,sto aspettando il tram che da casa mi porterà al verano si tratta di poche fermate. Ho cinque anni e sono accompagnato da mia nonna la persona più importante della mia vita. Ricordo i banchi dei fiori ,i colori ,i profumi ,sembra una festa di paese, ho sempre pensato che i fiori ci venissero regalati. Ci incamminiamo verso il porticato sono colpito da una immagine di una bellezza inaudita : una statua che rappresenta una mamma con un bimbo in braccio e non c'è dolore.Sono avvolto dai profumi dei fiori dai colori sono stordito. Andiamo a trovare nonno. Il mio ricordo di nonno è il suo sguardo serio...Domenica dopo domenica ,sole,fiori,sguardo, aspettavo quel giorno come fosse una festa. "Ti voglio bene Fulvia"