sabato 27 agosto 2016

Il valore del silenzio

Pourparler: Ci sono dei momenti in cui non servono le parole, a volte le parole sono inutili,superflue e pure stupide. Si parla quando si è imbarazzati, per rompere un silenzio assordante che ci mette disagio, o per mostrarsi per come non si è , quanta fatica ed energie sprecate. Si può essere in silenzio e comunicare con il cuore, ci si capisce comunque sono i momenti magici di massima apertura. Non succede spesso di essere talmente in sintonia che non serve parlare. Bisogna imparare ad apprezzare il valore del silenzio, ad ascoltarci ed ascoltare l'altro. Questo è un proposito su cui debbo lavorare, soprattutto se non si ha nulla da dire è meglio non dire.

giovedì 25 agosto 2016

25 agosto 2016

Vedendo il dolore di tanta gente, e la piccolezza di noi esseri umani piccole particelle di un universo, non ho voglia di parlarvi di allenamenti, di ripetute e di altre meschinità che mi aiutano a sentirmi viva, parte integrante del mondo, e non spettatrice. Penso a coloro che in questo momento vivono un incubo, purtroppo reale. Non so se è capitato anche a voi di volervi risvegliare dalla realtà che non può essere così brutta, si pensa che le cose succedono sempre agli altri, noi? Siamo immortali, questa è la sensazione. A me è successo due volte la morte del mio adorato fratello, un'altra volta in un incidente sull'autostrada dove ci siamo cappottati. Non parlo del primo caso per me più doloroso ma vi descrivo le sensazioni del secondo. Ora, è vero il terremoto è un'altra storia ma le sensazioni credo si possano equiparare. Eravamo ventenni siamo partiti dopo aver lavorato una giornata, senza riposo, ma le cose succedono agli altri. Abbiamo fatto un viaggio in tensione, con la nebbia, alla guida era mio marito, c'era mia cognata ed un amico.
Siamo partiti diretti in Trentino, A 80 km da Bozen a Rovereto ci siamo addormentati tutti, compreso chi era alla guida.La Fiat Tipo ha iniziato a capovolgersi, ed io pensavo "adesso si ferma, si si ferma". Poi ha fatto una giravolta e ci siamo trovati, alle 8 di mattina , in mezzo all'autostrada, con tutti i bagagli sparsi. Ho pensato "ora  prende fuoco devo uscire" , e come un gatto sono uscita aiutando mia cognata allora 14 enne. Sono arrivate le ambulanze, mio marito è rimasto sul posto per le dichiarazione. Nel mentre ero impietrita, in certi casi mi sdoppio sembra che  ciò che accade succede ad altri non a me, è un'esperienza strana e brutta  allo stesso tempo. Il giorno dopo è terribile sai di essere sopravvissuta, quello che hai vissuto, non era un sogno ma realtà. Sono intimamente vicina a tutti coloro che vivono quest'incubo, non posso donare il sangue ma chi può lo faccia, diamoci da fare un po' tutti, non solo parole!

martedì 23 agosto 2016

Frammenti di vita, Frammenti di corsetta

Frammenti di vita, Frammenti di corsetta: io e Felicia abbiamo corso con il keniota! - L'idea era di fare qualche km in scioltezza anche perché domani abbiamo le ripetute, invece grazie ai piacevoli incontri, grazie agli amici abbiamo corso 8 km a ritmo sostenuto, almeno per noi😂.All'inizioAntonio Antonio Frasca Di Manno (detto il kenyota) si è offerto di accompagnarci per qualche km, e noi  per non fare brutta figura siamo schiattate, ma l'abbiamo seguito per circa 4 km . Mi è capitato già altre volte, ovvero se sono punzecchiata, o non voglio fare brutta figura corro sostenuta. Ovviamente ciò che per noi era fatica per lui era scioltezza,  ho cercato pure di sostenere una conversazione. Poi arrivate al punto jogging abbiamo incontrato Piero Piero e Roberto Gallo che ci hanno portato dall'altra parte della Villa, la parte dell'olimpica all'inizio siamo partiti insieme poi loro avanti e noi dietro, la cosa bella e che ci hanno stimolato a non mollare, grazie infinite a tutti perché ci siamo divertite. Quest'estate così faticosa a volte ha
degli spunti di entusiasmo che mi ridanno vita!