Meno uno agli 80 per la sua età è alta ultimamente un po’ rotonda, elegante ed ordinata con un pizzico di eccentricità, appena una spolverata che da sapore a tutto, la fa uscire dalla banalità. Se dovesse scegliere tra il mangiare o vestire morirebbe di fame. Ironica, schietta, romana ma di una romanità non volgare, non dice mai parolacce. La vita l'ha messa a dura prova, un marito da giovane sempre assente, quattro figli piccoli da crescere, e poi il lutto enorme che lei e papà hanno dovuto affrontare e credetemi non si supera mai.
Siamo ritornate dall’ospedale ha dovuto fare un intervento di routine, ma quando si parla di cuore nulla è facile o scontato. La sua preoccupazione oltre all’operazione, erano i miei capelli avevo la ricrescita, nel manicomio di questi giorni ospedale/casa/fratello/marito e padre,ho dovuta accontentarla e ho incastrato una tinta che mi sarei risparmiata, la volevo fare felice questa è stato un mio pensiero fin da piccola.
Le sto preparando il tè cerco di scuoterla, perché per ovvi motivi è depressa, una malattia difficile da gestire la depressione anche per chi ti sta accanto, sapete perché trovare le forze di essere noi stessi in fase up non è facile, figuriamoci aiutare qualcun’altro, a volte ci riesco a volte no. La cosa che ammiro in lei è la schiettezza cosa che non sempre mi riesce, il carattere fermo che non si lascia convincere. Dicono le somigli non lo so, di carattere di sicuro no, fisicamente lei era più slanciata da giovane somigliava a Mina. Non so perché ho scritto questo forse perché nel torpore di questo pomeriggio la scrittura mi ha salvato la giornata.
