domenica 26 settembre 2010

consigli di lettura: Lettera a un bambino mai nato

Quando ho visto che con il corriere, si poteva comprare " Lettera a un bambino mai nato " ad un euro, ho avuto come un moto interiore,delle reminescenze adolescenziali, si perchè questo libro era molto di moda nei primi anni 80, tra le mie coetanee ed io mi sono sempre rifiutata di leggerlo. Ora all' età di 44 anni l'ho letto e l'ho trovato commovente. E' la storia di una donna sola che rimane incinta senza volerlo, e della sua scelta un po' dubbiosa ma consapevole di tenere questo bambino. E'un lungo monologo in cui madre e feto si confrontano, in simbiosi, è la storia della paura del tutto naturale del mondo che ci circonda delle difficoltà e il dolore che dovrà affrontare il futuro individuo, ma la vita è meglio del nulla, della non vita. E' l'angoscia che la donna talvolta affronta nella gravidanza, perchè non è solo un periodo felice, ma è anche rinuncia di una parte di se', sconforto paura nei confronti dell'ignoto....Purtroppo tutto ha un esito drammatico....La vita di questa donna rappresenta quella generazione che per essere libera ha dovuto rinunciare o scegliere tra maternità e lavoro. E' la consapevolezza dell'importanza di essere creative, cioè di poter crescere dentro di sè una vita. Essere donna anche per questo motivo è un privilegio. La nascita di una vita è sempre un evento causale e per questo è da considerare un miracolo.