sabato 22 novembre 2014

Frammenti di vita: allenamento 22 novembre 2014 la lezione

Frammenti di vita: allenamento 22 novembre 2014 la lezione - Lo so non avrei dovuto fare lezione, domani dovrei fare il lunghetto con un gruppo folto di ramarri tra cui il mitico Tonino Severa, sua maestà il Presidente, Francesco Trantaso, e tante tante donne, ole' invaderemo la villa per dirigerci verso il centro, sono un po' tra l'emozionato ed il preoccupato (normale per me soffro di eccesso di partecipazione alla vita lo ribadisco). La cosa di cui ho tanta voglia e' divertirmi e si ne ho bisogno. Ecco perché faccio lezione , anche se fatico tanto io mi diverto sempre, anche quando non è ballata. Ho iniziato a muovermi prima di iniziare , al ritmo della lezione precedente, che penso sia stata entusiasmante. Io mi sento sempre goffa ed inadeguata, quando un movimento mi riesce e vado a tempo, be sono soddisfatta. Siamo usciti fuori per corsetta, scattini e scale di via Ugo bassi fatte a skip e a due a due. Il maestro mi ha consigliato di non stancarmi per essere fresca per il lungo, ma come si fa quando una cosa piace tanto...si ci "ingarella' per cui ora sono stanca ma felice di esistere. Io non credo alla felicità in senso assoluto, sono un po' leopardiana , come nel sabato del villaggio la felicita' e' più nell'attesa della festa che nella festa stessa. E credo ai momenti di felicità ed io quando corro,ballo, mi muovo sono felice , mi sento viva.

venerdì 21 novembre 2014

Frammenti di vita: venerdì 21 novembre 2014 corsetta antistress

Premesso che è un periodo che con difficoltà riesco ad essere di buon umore, cerco di essere come dice Lisa, sempre con il sorriso ma non sempre mi riesce. Ho lavorato risentendo emotivamente di tutti gli scompaginamenti, i movimenti tellurici di questo periodo così nero per i lavoratori in genere, chi lavora nel privato non è considerato, e chi lavora nel pubblico e' addirittura criminalizzato. Senza contare i problemi personali che mi porto dietro. Quindi con questo fardello un po' pesante sono andata a correre sotto il Tevere come terapia anti stress, ma soprattutto la voglia di mettere chilometri sulle gambe. E' stato molto piacevole correre con il sole che riscaldava appena ed in compagnia di Antonietta Marcone, c'è un detto africano che mi piace ricordare "se vuoi correre veloce corri da solo ma se vuoi andare lontano corri in compagnia." Abbiamo corso insieme per circa quattro chilometri, poi il terreno era fangoso e si rischiava di scivolare per cui mi ha abbandonato, ed io continuato da sola fino ad arrivare a nove km, sono rientrata in palestra verso le quattro mentre il sole stava lentamente scemando. Il mio obiettivo e' di arrivare a correre 50 km a settimana, per fare come dice Luca Pretolani la mezza di ostia in maniera dignitosa. La cosa non è così semplice, perché per ottenere questo risultato tre uscite non sono sufficienti e a qualcosa dovrò rinunciare....o meglio dovrò organizzarmi meglio. Ho cercato di fare un medio un po' più veloce lasciando i lunghetto per domenica....che dire speriamo bene

martedì 18 novembre 2014

Pourparler: il lavoro nobilita l'uomo

"Il lavoro nobilita l'uomo" quest'affermazione e' un luogo comune, in realta'a lavoro si accumula tanto stress e s'ingoiano a volte i rospi. Premetto che ringrazio dio di lavorare ed il lavoro e' una delle cose piu' importanti che ci siano, perche' senza non si mangia. Oggi da questo punto di vista e' stata una giornata pesante e riuscire nonostante l'alzataccia, la pioggia, tutto e tutti, ad andare in palestra fare una lezione impegnativa di un'ora bellissima, uscire in strada e correre i tuoi 5 km di scarico, ti senti potente. Avrei potuto fare di piu' ma purtroppo benche' sia adulta e quasi cinquantenne mia madre si preoccupa perche' mi stanco troppo ,ed io non la voglio far preoccupare, non si e' mai liberi manco a cento anni

domenica 16 novembre 2014

Pourparler: semplici considerazioni lezione di teatro

Pourparler: dopo due giornate lavorative niente male, dense di discussioni, la lezione di teatro all'Argot mi ci voleva per riappacificarmi con il mondo. Abbiamo iniziato con il training autogeno, come forma di rilassamento e di concentrazione. Io non sono una persona che si rilassa con facilità , nonostante il mio modo un po'artistico e sognatore di esprimermi sono estremamente razionale e presente. Mentre facevo questa forma di meditazione, mi e' venuta in mente, l'immagine di te e della tua bambina da piccola, con un po' di nostalgia. Ci siamo rialzati e ognuno ha parlato delle proprie sensazioni. Una ragazza giovane ha detto della difficoltà che aveva nel rilassarsi, io l'ho tranquillizzata.Credo che l'incapacità di rilassarsi, di lasciarsi andare sia normale, una forma di difesa e l'ho detto. Poi abbiamo recitato un testo dove c'erano delle battute, e dovevamo creare una situazione. Io ho interpretato una mamma di una figlia diciottenne e mi sentivo a mio agio. Non sono mamma ma con i giovani divento materna. Non sono vecchia, lo so ma non penso assolutamente di essere giovane, invidio chi ci si sente, potrebbe non sembrare dall'energia che sprizzo, ma mi sento centenaria .