sabato 26 settembre 2015

Frammenti di allenamento: La tabella terza settimana 26 settembre 2015

Frammenti di allenamento: La tabella terza settimana- Caro Roberto a fatica ho terminato tutto il programma. 1, ora e 25 di corsa continua diciamolo in maniera sincera e' un po' alienante. Ma la bellezza di correre sotto il Tevere, il fiume ed i gabbiani che volano, ed gli incontri di volti amici come quello di Domenico Manganelli​, beh ti ripagano della fatica. Ogni tanto guardavo il gabbiano sopra di me, beh io avrei voluto essere quel gabbiano per planare con leggerezza, invece di sudare e affannarmi.Sono arrivata fino all'altezza del ponte di Castel S.Angelo.Sono salita in superficie per diversificare l'allenamento che può diventare noioso. Poi dopo un giro per il centro ho ripreso il lungotevere, e gli ultimi venti minuti ho cercato di farli in progressione, ma la cosa non mi è riuscita alla perfezione.Dieci minuti di stretching, preparatori per l'allungo, io adoro correre a perdifiato. Infine ho terminato con 10 allunghi da 40 metri alla fine dei quali avevo il cuore in gola, bellissima sensazione mi ricorda di essere viva!

Semplici considerazioni sulla mentalità maschile!

Pourparler: Voglio fare delle considerazioni, penso condivisibili da tutte le amiche. Premesso che sono una femmina educata all'antica, per cui mi comporto come si comportava mia madre con papà. Lavo,stiro,cucino e quando non faccio io, mi faccio aiutare, ma a me compete compreso pranzo e cena. La domanda è perchè? Mi chiedo perchè dopo aver pranzato o cenato i piatti li debba fare io? qual'è la regola scritta. Eppure è così, nonostante la mia generazione ma soprattutto, quella prima della mia, abbiano lottato per la parità di opportunità, questo è. Ma lasciamo perdere l' aspetto casalingo e andiamo oltre, nel lavoro le donne per essere rispettate devono lavorare il doppio e sono pagate in generale anche meno. Senza contare la mentalità maschile di molte di noi,fagocitate dall'educazione maschilista. Il risultato è la mancanza di solidarietà tra donne. Quando dico che corro che faccio gare, mi si dice" meno male che tuo marito ti ci manda" oppure "che dice tuo marito?". Ma un marito non è un padre, e benchè in coppia le cose vanno condivise, discusse, e pur vero che io non chiedo il permesso, ma nemmeno lui a me. Semplicemente perchè voglio un marito non un pupazzo. Io ho sempre lasciato mio marito libero di decidere, non per menefreghismo ma semplicemente perchè le cose obbligate non hanno valore, se non vengono, non vengono. E poi cosa fondamentale non voglio essere causa d'infelicità per nessuno e viceversa.

venerdì 25 settembre 2015

La cultura

La cultura : La cultura intesa non come semplice nozionismo, ma come valore interiorizzato che ci aiuta a pensare, ci da capacità di razionalizzare, è fondamentale per "l'essere 'individuo".Per questo motivo la cultura deve essere accessibile a tutti, anche a chi non ha le possibilità economiche.Il figlio del poveraccio, che badate bene non avrà mai e poi mai le stesse opportunità del benestante, deve avere qualche opportunità in più. Oggi questo è e sarà sempre meno possibile. Io sono ragioniera ma ai miei tempi facevo le stesse ore d'italiano e storia del liceo, studiavamo sugli stessi testi, ora non è più così. In seguito mi sono laureata, ma la cosa non mi è servita nel lavoro, ma è servita per vivere. Non è che chi è più colto è per forza più intelligente, semplicemente ha qualche strumento in più per analizzare se stesso ed il mondo che lo circonda. Sono riuscita a superare tanti ostacoli grazie ai libri che ho letto, mi hanno dato la capacità di razionalizzare. Potrebbe sembrare strano ma è così. Mi sono serviti a risolvere problemi piùo meno grandi, a non fermarmi alle apparenze, o a quello che uno dice, od ostenta. A cercare di capire gli altri, a conoscere me stessa, a cercare sempre un equilibrio,a cercare la felicità che è in quel punto di equilibrio. Ad andare nella profondità delle cose a non rimanere in superficie. Cercare di capire gli altri le loro ragioni, a non avere troppi preconcetti o punti fermi. Soprattutto mi ha insegnato a mettermi in discussione, a fare autocritica e qui sono fin troppo brava. La cultura aiuta a vivere, ad affrontare i mille problemi che la vita ci pone, a cadere a rialzarsi, a capire i propri limiti. Fate studiare i vostri figli indipendentemente dal lavoro che andranno a fare.

martedì 22 settembre 2015

Frammenti di allenamento: Il Fartelek con Roberto Ciccone

Frammenti di allenamento: Il fartelek con Roberto Ciccone​ al biscotto- Care tap runner mi dispiace tanto non siate potute venire perchè allenarsi, con chi ti spiega cose devi fare, e ti osserva fuori pista facendoti rilevare gli errori di postura , beh è un'altra storia. La prossima volta dobbiamo fissare un giorno in cui Roberto è disponibile a seguirci. Sono arrivata alle 14 al biscotto di Caracalla a fatica, poichè la mia mattinata era iniziata molto presto. Abbiamo aspettato un po' per vedere se arrivava Mino Perugia​ e poi si è iniziato. Ragazzi la corsa quando non è semplice jogging ma si fa il passo successivo è faticosa, perchè devi stare sul pezzo citando il maestro, e hai poco tempo per divagare. Si è trattato di 15 min. di riscaldamento, sette minuti di stretching, sette allunghi da quaranta metri dove le gambe dovevano girare. E poi è iniziato il lavoro vero, quello faticoso il fartelek ovvero le variazioni di velocità. Sono partita sostenuta un po' troppo per le mie possibilità per cui alla fine ho un po' ceduto, ma lo so andrà meglio la prossima volta. Il fartelek era strutturato in secondi, venti, venticinque, 30, trentacinque...ecc fino ada arrivare ad un totale di cento, non ce l'ho fatta a fare tutto e mi sono fermata ad ottanta, ma ero stanca e correre con il cronometro è impegnativo. Ho detto così al coach " Robe' so arrivata", avevo dato quello che potevo. Roberto mi ha rincuorato dicendomi "dai scenderemo sotto l'ora se segui il programma". Sai Robe' mi hai fatto sentire importante, hai perso tempo con me quando sei abituato ad allenare persone di un livello superiore. Io non do mai nulla per scontato e la tua gentilezza,non formale ma sentita, la tua semplicità mi hanno commosso. P.S. Robe' e pur vero che sono dalla lacrima facile ahahah, grazie di cuore!

domenica 20 settembre 2015

Frammenti di allenamento: il lungo ramarro domenica 20 settembre 2015

Frammenti di allenamento il lungo: A fatica mi sono alzata, avevo anche mal di gola forte quello che non ti fa dormire, ma l'idea di fare una ramarrata con il presidente Sandro Curzi mi ha dato la spinta ulteriore. Fare i lunghi da sola e' di una noia mortale, cedi prima di testa e poi di gambe, in compagnia e' un'altra storia. Però bisogna avere un po' lo stesso passo, ma siamo riusciti ad aspettarci, senza essere troppo competitivi. Naturalmente un po' sono migliorata e un po' ho barato, consapevole dei miei limiti e della mia lentezza, ho tagliato prendendo qualche scorciatoia, per rimanere vicino al gruppo. Siamo partiti da Villa Pamphili, fino ad arrivare a piazza Navona e poi ritornare in Villa. Io per arrivare all'appuntamento avevo già un bel chilometro di salita sulle gambe, venendo da trastevere. Al ritorno la salita che da Gregorio VII porta al gianicolo ti fa vedere la madonna, Anna Di Salvatore​ mi ha incitata"Fulvia non camminare" ed io ho fatto del mio meglio. Arrivata a Villa Pamphili ho tagliato per le scalette, che portano al campo. Allora Luisa Bargero​, una persona da cui dovremmo imparare tutti, con il suo modo entusiasta mi ha detto" Fulvia dai a skip", così abbiamo fatto, questo dopo 13 km. Siamo arrivate al punto jogging facendo gli allunghi insieme ad Antonella Preziosi​ . Totale 14 km in corsa in 1 ora e trenta. Ho avuto anche il piacere di correre insieme a Sandro Curzi​ e quando me ricapita. Sapete una cosa la corsa mi aiuta ad uscire dal torpore esistenziale, dal mondo amico fatto di abitudini. Con la corsa riesco a riprendere quell'entusiasmo che crescendo un po' si perde!