sabato 6 dicembre 2014

Frammenti di vita: lo stress ci attanaglia

Frammenti di vita: lo stress ci attanaglia - Capita a volte di sentirsi schiacciare, soffocare dallo stress, il tempo che passa inesorabilmente e la paura di non farcela a fare tutto. Mi spiego meglio, entro nel dettaglio giornata lavorativa faticosetta inizia alle 6,48 precise stampa dei modelli di servizio,accontentare tutti e' impossibile, già la cosa per mia natura mi dispiace, miriade di telefonate per i turni che sono ad incastro e danno poco margine di azione. Ore 10,40 di corsa esco per una visita medica fissata alle 11, arrivo al fatebenefratelli e faccio un'ora e trenta di fila, con l'ansia di aver fatto tardi. Io che sono molto puntuale, o perlomeno lo ero mi stresso ed ingoio un rospetto . Salgo al reparto mi faccio vedere sono arrivata sto in fila per l'aspetto burocratico, l'infermiera mi rimanda giù a finire la fila, altro rospetto ingoiato,il tempo passa e sono ben 40 minuti, qualcosa non gira ci sono pochi sportelli. Risalgo in reparto ed il medico che mi visita e' veramente carino e gentile, l'empatia , la capacità di entrare in relazione e' la caratteristica fondamentale per un medico. Ma la giornata non è finita perché purtroppo nel pomeriggio devo pure notificare (i miei colleghi sanno di che parlo). Ritorno a casa preparo la cena ed esco vado in palestra. Faccio i miei 40 minuti di tappeto di più non riesco a fare, correre sul tappeto e' allienante, ma non ho alternative devo correre di più ed il tempo così non aiuta, termino con stretching e addominali, torno a casa ceno e sfinita mi addormento, domani si ricomincia e noi comuni mortali, che non abbiamo avuto tante possibilità di scelta lavorativa, ringraziamo comunque dio di lavorare in un panorama economico così disastroso. Una cosa mi piacerebbe tanto non sentire le prediche in televisione dai nostri politici o da chi è in posizione privilegiate fa la persona di sinistra .

Frammenti di vita: lo stress ci attanaglia

Frammenti di vita: lo stress ci attanaglia - Capita a volte di sentirsi schiacciare, soffocare dallo stress, il tempo che passa inesorabilmente e la paura di non farcela a fare tutto. Mi spiego meglio, entro nel dettaglio giornata lavorativa faticosetta inizia alle 6,48 precise stampa dei modelli di servizio,accontentare tutti e' impossibile, già la cosa per mia natura mi dispiace, miriade di telefonate per i turni che sono ad incastro e danno poco margine di azione. Ore 10,40 di corsa esco per una visita medica fissata alle 11, arrivo al fatebenefratelli e faccio un'ora e trenta di fila, con l'ansia di aver fatto tardi. Io che sono molto puntuale, o perlomeno lo ero mi stresso ed ingoio un rospetto . Salgo al reparto mi faccio vedere sono arrivata sto in fila per l'aspetto burocratico, l'infermiera mi rimanda giù a finire la fila, altro rospetto ingoiato,il tempo passa e sono ben 40 minuti, qualcosa non gira ci sono pochi sportelli. Risalgo in reparto ed il medico che mi visita e' veramente carino e gentile, l'empatia , la capacità di entrare in relazione e' la caratteristica fondamentale per un medico. Ma la giornata non è finita perché purtroppo nel pomeriggio devo pure notificare (i miei colleghi sanno di che parlo). Ritorno a casa preparo la cena ed esco vado in palestra. Faccio i miei 40 minuti di tappeto di più non riesco a fare, correre sul tappeto e' allienante, ma non ho alternative devo correre di più ed il tempo così non aiuta, termino con stretching e addominali, torno a casa ceno e sfinita mi addormento, domani si ricomincia e noi comuni mortali, che non abbiamo avuto tante possibilità di scelta lavorativa, ringraziamo comunque dio di lavorare in un panorama economico così disastroso. Una cosa mi piacerebbe tanto non sentire le prediche in televisione dai nostri politici o da chi è in posizione privilegiate fa la persona di sinistra .

giovedì 4 dicembre 2014

Frammenti di vita: allenamento sulla resistenza giovedì 4 dicembre 2014

Frammenti di vita: allenamento sulla resistenza giovedì 4 dicembre 2014- oggi prima d'iniziare la lezione ho abbinato venti minuti di corsa, e poi la lezione un vero delirio, molto atletica con corsetta fuori e scatti in salita per almeno 20 minuti. Rientrati oltre al ballo forsennato, ci siamo dedicati alle flessioni ,agli affondi con molleggio non potevano mancare i burpees, di nuovo fianchi,braccia, chiusure a libretto, sono distrutta ma contenta di avercela messa tutta, anche se i risultati non sono stati proprio soddisfacenti. Ho intenzione ogni volta che farò lezione di aggiungerci la corsa di venti minuti,mezz'ora, in base al tempo disponibile. Voglio essere resistente alla fatica, abituare il corpo alla sofferenza al dolore, semplicemente perché la cosa mi fa sentire viva. Avere quest'obiettivo, la Roma Ostia a febbraio e diventare con il tempo necessario, una maratoneta si questo è quello che mi prefiggo.

mercoledì 3 dicembre 2014

Frammenti di vita: allenamento del 3 dicembre 2014 correre costa un'enorme fatica

Frammenti di vita: allenamento del 3 dicembre 2014 correre costa un'enorme fatica- Devo riconoscere che correre nonostante mi piaccia, costa fatica, quando il tempo e' così umido,uggioso ci vuole uno sforzo di volontà non indifferente per farlo. Ovviamente parlo per me, oggi mi sarebbe piaciuto fare un lunghetto o almeno correre 12 chilometri, purtroppo sul tappeto proprio non mi riesce, sono uscita dalla palestra con un tempo inclemente, non prometteva nulla di buono infatti è piovuto iniziando prima con una pioggerellina piacevole per poi aumentare, mio malgrado mi sono vista costretta a rientrare. Ho preso per le scale di V. Ugo bassi, mi sono diretta al gianicolo passando per Villa Sciarra, sono diretta verso la gianicolense, girando per tutte le stradine di Monteverde, in realtà un po' disorientata, sono così' rientrata in palestra dalla c.ne gianicolense prendendo così Viale Trastevere zuppa. Ho fatto 10 ripetute in salita con recupero attivo . Il totale dei km corsi 6,5 che dire un po' pochino, ma non è facile ritagliare il tempo necessario per l'allenamento considerando che fa buio presto, ed il tempaccio che si prospetta. I runner in genere affascinano un po' tutti, per la voglia e la capacità che hanno, di correre con tutte le condizioni meteo, in qualsiasi situazione, la bravura che hanno per ritagliarsi il tempo. Considerando gli impegni di lavoro e familiari conciliare tutto e' difficile, su questa cosa ci devo lavorare...non si vive di solo corsa e se fai parte di un contesto ,come tutti , è complicato,quindi l'unica è navigare a vista ,quindi organizzarsi di volta in volta in base al tempo a disposizione. Non so chi mi da questa forza, la paura d'invecchiare? E' un modo per esorcizzare il male? Il delirio di onnipotenza? Il carisma del maestro? O sei tu che sei sempre nei miei pensieri e nel mio cuore, la voglia di farti ritornare...

martedì 2 dicembre 2014

Frammenti di vita allenamento 2 dicembre 2014 la lezione

Frammenti di vita: allenamento 2 dicembre 2014 la lezione. E' con vero piacere parlarvi dell'allenamento di oggi, dove abbiamo fatto tante gambe, mi ha lasciato la piacevole la sensazione di stanchezza senza essere distrutta. La corsetta fuori di 15 minuti alternata a variazioni di velocità in salita o discesa, skip e scatti, corsetta laterale e scatti ma l'esercizio più bello in assoluto, che mi ha dato la sensazione di avere le gambe sciolte e di volare, si è svolto in coppia. Ognuno tirava le braccia del compagno, che era proteso in avanti tentando di correre e poi lo liberava. Nel momento in cui eri divincolato avevi la sensazione di volare, cioè di correre con leggerezza. L'idea base di questa lezione era l'elasticità , la scioltezza e la forza. Dentro abbiamo continuato con squat, affondi fianchi, burpees e chi più ne ha ne metta. La mia amica Gaia e' stata bravissima saltava come un grillo era un piacere vederla. Io ho cercato di fare del mio meglio, meno male che stavolta il maestro non mi ha detto brava se no parto per la tangente, si m'ingarello. Vedete quando mi si dice brava o quando corro e si grida Fulvia fai l'allungo, non so che mi succede do fondo alle mie risorse ed esagero, si mi massacro.

lunedì 1 dicembre 2014

Pourparler: la pazzia dilaga

Pourparler: la pazzia dilaga (più che sorpresa sconcertata) Andare dal medico di famiglia per delle ricette e' così noioso, purtroppo anche se la sensazione e' quella di tempo perso, in realtà e' necessario. Ora immaginatevi la situazione, e' lunedì e la sala d'aspetto e' affollata, straripante, con pazienza mi siedo mettendomi l'anima in pace per l'attesa.Non so che fare guardo il soffitto,la finestra fuori diluvia, gioco con il cellulare vado su f.b. e' una sorta di mania, guardo le notifiche ed i commenti. Alla fine mi scoccio e sfoglio una rivista, a quel punto una signora distinta, un po' più grande di me mi dice "senta non può sfogliare più piano e non con questo impeto" Io ho quasi sempre la battuta pronta, ma sono rimasta sconcertata ...ho risposto va bene. Certe affermazioni mi disarmano ed ho continuato a sfogliare la rivista. Morale: pensate a che livelli di esaurimento sono le persone, devono avere i nervi a fior di pelle per non sopportare il rumore di pagine sfogliate.

domenica 30 novembre 2014

Corri Garbatella 30 novembre 2014

Frammenti di vita: corri alla garbatella domenica 30 novembre 2014 - In quello che dirò si riconosceranno molte donne lo so, ho passato una vita a lasciare che i miei interessi venissero dopo a quelli di mio marito, sono stata educata all'antica a essere un po' la moglie geisha, ora ho trovato una mia passione, un mio mondo ...ovvero la corsa, si ragazzi correre e' un mondo. Oggi mi sono proprio divertita, ho faticato (il percorso era impegnativo) ma è andata bene grazie anche alla mia amica Mara ,che correva con la sua bambino e suo marito Andrea, che mi ha seguito per un tratto , dandomi dei consigli. Non mollare, non mollare mi diceva soprattutto nelle salite, mi ha detto che il mio passo e' regolare ed è proprio il passo del maratoneta. La cosa mi ha inorgoglito. Ho terminato la gara in 1 ora e tre min., per i miei tempi sono andata bene calcolando, poi i tanti sali e scendi sono contenta di come e' andata. Alla fine della gara mi so seduta su un prato chiacchierando con le amiche, drogata di endorfine e felice di esistere. Andrea mi ha detto una cosa, che trovo intelligente, l'arte del correre sta nell'arrivare bene, significa essere magari stanchi ma non sfatti.