sabato 22 aprile 2017

Frammenti di lezione 22 /04/2017

Frammenti di lezione: è tanto che non sframmento sulla lezione ...ora ho voglia di farlo. La giornata splendida ma ancora un po' freddina quest'aprile che ha l'aria di un febbraio mi ha galvanizzato. Sono giunta in palestra con tanta voglia di fare, muovermi saltare, ancheggiare faticare ma divertirmi, si questo è l'obiettivo. La lezione è iniziata con un ballo forsennato e senza tregua fatto di torsioni dei fianchi, squat e affondi, apertura delle braccia di nuovo squat e affondi alternati. Burpees, skeep, le gambe alla fine bruciavano. Plank laterali e frontali e dopo aver dato quanto si poteva dare, si è usciti per gli allunghi e scattini finali. Quando un allenamento è intenso si finisce sempre con allunghi per far sciogliere le gambe , ci si diverte come ragazzini delle medie almeno io, ringrazio il maestro per la bellezza delle sue lezioni ma soprattutto il mio corpo di avermi seguito in questa follia collettiva.

venerdì 21 aprile 2017

Let it bleed/ lascia sanguinare
"Ogni volta che pensi che è meglio risparmiare per domani, ricorda che il domani non è garantito........ogni volta che non ti lasci andare per paura di soffrire stai semplicemente decidendo di non vivere....gli ideali di una vita salutare,dell'equilibrio, non dovrebbero essere al servizio della conservazione ma di uno stile di vita che permetta la massima espressione di vitalità...." cit.

domenica 16 aprile 2017

Da Fotograre un'anima

Inizio banalmente con il mio nome mi chiamo, sono  Fulvia Grazioli classe 1966 ho cinquantuno anni e sono una una runner.
In realtà lo sono più con il cuore che con i fatti, perché me la corsa è un mondo di sensazioni e di emozioni. Vi dico subito che non sono brava, corro poco inserisco la corsa tra degli allenamenti che mi aiutano a stare meglio, però mi considero una runner.
Mi piace allenarmi in gruppo mi diverte, mi fa ritornare ragazzina delle medie, questo quando si fanno le ripetute al biscotto. A  a settembre mi sentivo così brava, le gambe andavano che era una bellezza.
A volte i runner lo sanno, le gambe vanno senza un perché ben preciso altre sono di marmo e allora si fatica tanto
Non sono migliorata tanto perché non seguo mai alla lettera ciò che m viene detto e soprattutto odio le tabelle fatte di numeri frazioni e cose per me incomprensibili.
Alla fine non credo sia un piacere allenarmi, per un coach allenare una pippa non da soddisfazione suppongo. Ma io ho passione per le cose, passione per la vita, che travolge tutto e tutti.
Nonostante abbia navigato in un mare in tempesta, non ho mai perso di vista l’orizzonte, nonostante mi sentissi smarrita, indifesa in realtà non lo sono mai stata. Sono una persona estremamente razionale, potrebbe non sembrare dal modo artistico e sognatore di pormi , non sono debole, sono realista e non faccio il don quisciotte se so che non mi porta a niente.
Beh ho conosciuto la corsa proprio in un periodo buio della mia vita, e mi ha aiutato tanto mi ha dato la forza di sollevare la testa, e di gridare al mondo gente “sono qui!!!! Sono viva!!!”
La corsa è un modo per sentirsi vivi, quando corro da sola io galleggio in un comodo spazio vuoto in un silenzio di cui a volte ho nostalgia, per dirla alla Murakami.
Mi riconosco in ognuna di queste donne splendide che ho intervistato perché ognuna a suo modo fa risaltare un aspetto del correre, che si dimentica, la corsa è meditativa, la corsa è fatica, è liberatoria, è solitudine è compagnia ma soprattutto  cuore e testa.