sabato 27 febbraio 2016

Le tre umiliazioni subite dall'uomo

Le tre umiliazioni subite dall'uomo:
La terra non è il centro dell'universo, ed è lei che gira intorno al sole (Copernico)
Noi fatti ad immagine e somiglianza di Dio deriviamo dalle scimmie (Darwin)
Non siamo buoni ed abbiamo un io nascosto,l'inconscio che ci rema contro e scalpita, siamo fondamentalmente degli animali con istinti molto bassi. (Freud)

venerdì 26 febbraio 2016

Frammenti di Hata Yoga e la bioenergetica

Frammenti di hata yoga: lo yoga classico senza fronzoli, necessita' di grossa capacità di concentrazione e presenza mentale, soprattutto nelle Asana di equilibrio. Rimanere fermi e tenere le posizioni in isometria non è semplice, soprattutto se il respiro deve rimanere inalterato, normale anche sotto sforzo. Una cosa fondamentale è sciogliere le tensioni con il respiro. L'insegnante ha detto che sul nostro corpo e' scritta la nostra storia, niente di più vero il corpo non maschera ma ci tradisce, mostra per chi lo legge, chi in realtà siamo. Ostentiamo sicurezza invece le nostre spalle e la postura manifestano il contrario. Ci mostriamo felici, poi abbiamo gli occhi spenti.Anni fa, quando leggevo, mi sono interessata alla bioenergetica una terapia psicoanalitica basata non sull'espressione verbale, ma sul corpo che non può mentire. Corpo e mente sono strettamente legati, consiglio di leggere Lowen il tradimento del corpo, in fondo, siamo tutti alla ricerca spasmodica della felicità e questa forma di terapia dovrebbe aiutare a questo.

giovedì 25 febbraio 2016

Ridere a crepapelle

Ho bisogno di ridere a crepapelle, poi guardo, osservo e di spunti per ridere ce ne sono pochi. In un intervista Toto' alla domanda se fosse, per un attore,più facile far ridere o far piangere, rispose che far piangere era semplice, basta l'immagine di una persona giovane che muore o semplicemente di un bimbo piccolo che piange accanto alla mamma malata. Spunti per ridere ce ne sono pochi. A volte il riso e' amaro oppure grottesco, la vita reale e' poco comica. Sapete una cosa ridere e' la miglior cura. La risata e' usata, anche come terapia, basti pensare ai clown dottori, oppure allo yoga della risata.  Quando ridiamo utilizziamo 12 muscoli mica pochi quindi necessità di energie essere di buon umore.

Frammenti di lezione Nello Cara

Frammenti di lezione: Niente mi rimette al mondo come la lezione non so perché ma questo è ! Dopo una giornata in cui ero demoralizzata, dove faccio sempre del mio meglio ma i risultati non sempre vengono, ed io tocco con mano le mie debolezze di persona umana, la lezione ci voleva. Sono un po' enigmatica, mi capisco da sola. Dopo la corsetta fuori con le amiche abbiamo iniziato una lezione altamente aerobica, fatta di quattro minuti velocissimi di balletto, con cambi di velocità che ci sorprendevano. Poi i burpees, gli affondi, i fianchi e gli addominali in isometria, tutto senza tregua. La lezione all'insegna della scioltezza, agilità ed elasticità. Ho dato tutto quello che potevo, il cuore in gola, il sudore che colava,un po' il dispiacere che avevo si è dissolto, per magia e'  evaporato.

La corsa e'

La mia visione della corsa e' romantica, fatta di spazi vuoti e sensazioni, in realtà non è solo questo. Dietro miglioramenti minimi c'è un lavoro di ripetute,salite,allunghi, il lungo domenicale. Senza contare il potenziamento in palestra, di gambe braccia e addominali, il core stability. Purtroppo non riesco ad essere sistematica a seguire le tabelle, ci provo inizio e strada facendo mi perdo. Sento le amiche che dicono sto preparando la Roma Ostia e tu? Io non preparo mai niente, mi alleno senza avere degli obiettivi, mi alleno punto, facendo del mio meglio. Un po' per carattere, non amo le costrizioni, un po' perché vivendo in un contesto non è facile organizzarmi, mi alleno senza mete precise e prendo tutto quello che viene. Evidentemente non sono un esempio da prendere, lo so non è serio ma io non preparo la gara la faccio, magari senza aver corso a sufficienza. Quando corro a volte ma non sempre perché' le variabili della corsa sono infinite,ed il  fisico non reagisce come sivorrebbe,  ho la sensazione delle gambe che vanno leggere, vanno in maniera cadenzata, e  mi sembra di volare, mi rendo conto che corro per avere quella sensazione di assoluta libertà e leggerezza.    Tagliare il traguardo lasciandosi andare, chiudere gli occhi e sentirsi felice di esistere, arrivare a volte senza fiato per aver dato tutto quello che potevi, con il battito del cuore a mille, questo è correre.

martedì 23 febbraio 2016

Frammenti di ripetute: Running style

Frammenti di ripetute: Running style- Ho passato una giornata intera a coccolare mamma ed era giusto così, anzi dovrebbe essere un dovere per tutti. Ogni tanto noi così presi dal lavoro e per dirla in maniera brutale, presi dai cazzi nostri, ci dimentichiamo le priorità ed i genitori, ed i figli lo sono, dovremmo essere più presenti. Sono rientrata a casa priva di energie era tardi per la lezione del maestro, e l'alternativa era o il tapirulant in palestra, o la lezione yoga ed infine le ripetute con musica allo stadio delle terme. Grazie a jennifer ho optato per quest'ultima soluzione. Riscaldamento iniziale con musica, una sorta di esercizi di scioglimento e coordinazione. Poi abbiamo corso 4 minuti sostenuti, eravamo in trecento vocianti e colorati,  abbiamo fatto 4 allunghi da 70 metri prima d'iniziare il lavoro di ripetute. Non ho guardato il Garmin mi sono regolata a sensazione. 1 minuto veloce e 30 secondi lenti per 10 volte , la musica disco mi ha dato una carica incredibile. Alla fine con le note y.m.c.a abbiamo concluso correndo a perdifiato , veramente una figata.La musica giusta, la luna che occhieggiava, lo stadio immerso nel verde,le rovine storiche come cornice,l'allegria contagiosa di quei runner vocianti, matti e colorati, beh non potevo chiedere di meglio per concludere la serata.

lunedì 22 febbraio 2016

Frammenti di vita, vivere è difficile

Frammenti di vita: Ci sono delle mattine in cui è faticoso alzarsi, mille pensieri si affollano in testa. Svegliarmi e non sentirmi riposata per me è la normalità ed oramai non è un cruccio, ho un sonno leggero l'ho sempre avuto, in più i malesseri delle donne della mia età. Ma stamattina avevo qualche preoccupazione in più, fuori buio pesto , prendo il caffè bollente ed esco. Due chiacchiere con Antonietta del bar e saluto l'edicolante, m'incammino e prendo per via della lungaretta e da lontano mi si apre piano,piano, lentamente lo scorcio di un cielo rosato, rimango incantata. Mi dirigo verso ponte dei quattro capi e la vista mi mozza il fiato, il cielo e' color sangue ed il fiume, gli alberi, il ponte acquistano delle sfumature azzurrognole e rosate,
così "m'illumino d'immenso" citando Ungaretti, si mi sento felice di essere lì, felice di esistere.

domenica 21 febbraio 2016

Frammenti di gara X miglia

Frammenti di gara: la X miglia -Vi domanderete cosa porta delle persone adulte a svegliarsi presto e gareggiare a Tor Vergata, quando potrebbero tranquillamente correre nei parchi di Roma o farsi il centro della nostra bella e sorniona città. Me lo chiedo a volte anch'io , ma sapete che c'è in gara c'è un'atmosfera frizzante, competitiva e goliardica. La X miglia e' una gara molto partecipata, forse serve come  banco di prova prima della Roma Ostia. Il percorso è tecnico pieno di salite, discese e falsi piani. Io e Francesca ci siamo riscaldate con Roberto Ciccone, e siamo partite insieme ai Coniugi Signorini. Poi ci siamo perse, io corro da sola e non posso aiutare nessuno, non sono in grado. Una ragazza mi ha chiesto a quanto facevo la gara ed ho risposto, " Cara sono lenta penso a sei 6,30" non potevo aiutarla. Correre con il sole che mi scaldava ascoltando il respiro ed i segnali che dà il nostro corpo, sentirmi chiamare da ogni parte dai Ramarri mi ha entusiasmato, "daje fulvietta, daje" eravate tanti, Elisa, le Luise, la Catalani, Ale Zito, Massimo, Piero, Anna, Sandro,eravate tanti che è impossibile fare l'appello. A pochi km dal traguardo la sorridente  Monia Martinelli mi è venuta incontro ed ho ripreso un ritmo sostenuto, poi da lontano una gazzella nera, ci ha raggiunto Anna Di Salvatore la nostra top, a quel punto avevo le ali ai piedi ed ho tagliato il traguardo con Anna e Monia, correndo a perdifiato facendo l'allungo , dando fondo alle ultime risorse, grazie amiche care! P.s. Anna bentornata oggi eri al massimo,correvi in maniera così elegante e leggera, sempre sorridendo, correre e' anche questo ossia godersela!