La mia visione della corsa e' romantica, fatta di spazi vuoti e sensazioni, in realtà non è solo questo. Dietro miglioramenti minimi c'è un lavoro di ripetute,salite,allunghi, il lungo domenicale. Senza contare il potenziamento in palestra, di gambe braccia e addominali, il core stability. Purtroppo non riesco ad essere sistematica a seguire le tabelle, ci provo inizio e strada facendo mi perdo. Sento le amiche che dicono sto preparando la Roma Ostia e tu? Io non preparo mai niente, mi alleno senza avere degli obiettivi, mi alleno punto, facendo del mio meglio. Un po' per carattere, non amo le costrizioni, un po' perché vivendo in un contesto non è facile organizzarmi, mi alleno senza mete precise e prendo tutto quello che viene. Evidentemente non sono un esempio da prendere, lo so non è serio ma io non preparo la gara la faccio, magari senza aver corso a sufficienza. Quando corro a volte ma non sempre perché' le variabili della corsa sono infinite,ed il fisico non reagisce come sivorrebbe, ho la sensazione delle gambe che vanno leggere, vanno in maniera cadenzata, e mi sembra di volare, mi rendo conto che corro per avere quella sensazione di assoluta libertà e leggerezza. Tagliare il traguardo lasciandosi andare, chiudere gli occhi e sentirsi felice di esistere, arrivare a volte senza fiato per aver dato tutto quello che potevi, con il battito del cuore a mille, questo è correre.
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