giovedì 7 agosto 2014

Frammenti di vita: la corsa e' leggerezza

Partendo dall'assioma che la vita e' complicata e perché no, a volte crudele, la corsa ci dona un po' di leggerezza. Sicuramente è fatica, sudore e dolore, dal punto di vista fisico e' usurante per le articolazioni, e se si ha qualche piccolo problema tipo artrosi dell'alluce come me questo tipo di movimento e' tutt'altro che salutare. Però è così liberatoria, e' uno spazio mio che non amo condividere, si mi piace correre in compagnia ma è difficile trovare persone che abbiano il tuo stesso ritmo. Stamattina ero un po' stonata e di cattivo umore e non avevo proprio voglia di fare nulla e poi per esperienza personale, almeno per me, se ho il magone non corro perché mi accentua lo stato d'animo mi fa uscire tutto fuori. Ma nel pomeriggio ho fatto la mia sgambatina serale, in mezzo al verde dopo una corsa di sei chilometri in 38 minuti e cinque ripetute mi sono riappacificata con l'universo. Concludendo con un immersione nell'acqua gelata di un fiumicciatolo, e mi è venuta in mente la Corsica!

mercoledì 6 agosto 2014

Frammenti di vita: Nostalgia

-Non posso lamentarmi perché nella mia vita ho viaggicchiato, qualcosina in giro l'ho vista, anche avremmo potuto fare più viaggi ,sicuramente. Ho fatto vacanze d'albergo e quelle dei villaggi, il campeggio ed i viaggi in camper, credetemi quelle che ricordo con nostalgia, sono proprio quelle scomode ed itineranti. La mia non è mai stata una famiglia di campeggiatori e dato che eravamo in tanti e amanti delle comodità si è viaggiato poco .  Mi sono avvicinata al campeggio alla tenda con tante perplessità e smadonnamenti, chi mi conosce Sa di che parlo. Il primo campeggio il più bello in assoluto e' stato a Creta nel 1991 eravamo un gruppo di coppie, eravamo giovani, innamorati e tutto acquista un sapore diverso. Andavamo alla ricerca di calette solitarie,facendo chilometri, come pranzo solo frutta, a turno ci si palleggiava il trasporto di un cocomero gigante....La mattina la colazione era imperiale yogurt greco con miele, pane e marmellata caffè e latte. La sera si cenava nelle trattorie mangiando moustaka (non so se si scriva così ) e arrostiscini. Ricordo pure una braciata organizzata da mio marito sulla spiaggia, a base di pesce e verdure. Be' sono quei momenti in cui se felice di esistere. P.s. Onestamente non so se mi andrebbe adesso, di fare un mese di campeggio con una canadese due più uno.....un mese no magari una settimana;)

Frammenti di vita: Vita dura per i runner

Mi trovo in Molise in un ridente borgo medioevale chiamato Fornelli, il posto e' molto bello circondato dal verde delle montagne, dinnanzi le Mainarde e alle spalle il Matese, purtroppo loro sono la' ed io sono qua, voglio dire fanno da cornice. Correre qui e' veramente complicato il paese e' tutto in salita, ma questo sarebbe il minimo perché potrebbe essere un percorso allenante, il problema e' dato dai cani randagi e anche da quelli padronali che non sono abituati a vedere gente che corre. Nelle strade meno battute ci sono i cani , in quelle più frequentate le auto ed i trattori per  cui tocca correre rasente il ciglio della strada per non essere investiti. Tutta questa bellezza praticamente impossibile da godere nel senso che intendo io. Quindi oggi mi sono inventata un allenamento all'interno del piazzale davanti casa 5 chilometri corsi come se stessi facendo una staffetta con gli operai e la gente che mi guardava basita, ci vuole coraggio a correre sentendosi osservati... La sensazione era quella del  criceto che gira dentro una ruota. Ho concluso il tutto con 10 ripetute e qui ho fatto proprio clamore ahahah! Caro Luca sta donnetta di mezza età ce la sta mettendo tutta....perché mira alla luna!

domenica 3 agosto 2014

Frammenti di Vita: l'operazione

L'Operazione - L'unico rapporto diretto che ho avuto con l'ospedale, l'ho avuto per operazione al seno, per non andare sul drammatico faccio presente di essere stata fortunata, l'operazione è andata bene anche dal punto di vista estetico. Si dal punto di vista estetico, sembrerà una cosa banale ma guardarsi allo specchio ed accettarsi dopo magari una mutilazione o anche con ...una cicatrice non è cosa da poco. Questo aspetto non era da me messo in conto, la persona che mi ha portato al ragionamento è mio cognato Luciano, due giorni prima dell'operazione venne in ospedale mi fece tirare fuori tutte le analisi e carte, poi mi disse "hai capito quello che succederà, ti taglieranno e rimarrà una cicatrice, sei pronta ad affrontare questo. Grazie a lui sempre così ansioso e riflessivo mi sono salvata. Entrata in sala operatoria mi sono sentita persa, la dottoressa si avvicinò e mi disse "bene signora adesso le faremo un bel quadrante di seno" mi sono sentita morire, ma con un filo di voce ho detto " la prego non mi rovini, già il seno è piccolo mi leva un quadrante non lo ritrovo più, lei ha detto che poteva entrare dall'aureola" la dottoressa che ne doveva operare sette quel giorno disse " ma signora non è meglio togliere il male? ed io "risposi " ma lei che ne sa? lo deve ancora analizzare" la dottoressa " va bene signora analizzo il linfonodo se è intatto farò come dice lei". L'anestesia è un esperienza strana in un attimo cala il buio, io mi sono addormentata all'improvviso molto preoccupata, farfugliando poche parole "io voglio controllare quello che combinate". Al risveglio dell'anestesia ho iniziato a piangere a dirotto non riuscivo a fermarmi , mentre mi riportavano al reparto quando si è aperto l'ascensore sei l'unico che mi ha visto così. Ho incrociato il tuo dolce sguardo, solo tu mi capivi nel profondo. Subito dopo mi sono data un contegno, non volevo farvi preoccupare ed ho iniziato a parlare a ripetizione ma quando siete andati via mi sono spenta come una bambola con carica.