venerdì 16 ottobre 2015

Pourparler: Premesso che non sono una lunatica, e le persone che lo sono mi destabilizzano, non so rapportamici. Volevo ragionare su una cosa semplice a quanti aspetti ha il nostro carattere,a come è difficile essere coerenti, a volte si rasenta la bipolarità. Il discorso di Pirandello uno ,nessuno, centomila niente di più vero.Nel profondo non ci conosciamo o meglio facciamo finta di non saperlo, ma a volte in situazioni di pericolo, od in qualsiasi altra situazione abbiamo dei comportamenti di viltà o di coraggio inaspettati.Dire non lo farei mai è ridicolo, perchè messi alla prova ci comportiamo come non avremmo mai creduto. Ma nemmeno questo volevo dire, la mia riflessione è nata raffrontando il dipinto che ho come profilo e la foto di copertina. Io nel dipinto in quella malinconia mi riconosco,rispecchio mi ci crogiolo. Poi c'è la foto frizzante di una corsetta in compagnia. La foto sprizza vitalità energia positivtà, beh io sono anche questo. Sono l'allegria, l'ironia,la dolcezza,l' energia pura.Sono una sognatrice, ma sono pure la melanconia,
sono pure forza.Talvolta mi lascio avvolgere dalla pigrizia esistenziale, ma sono pure razionalità pura, la testa in me ha sempre la meglio in ogni situazione. Così vale per ognuno di noi siamo complessi e semplici allo stesso tempo. Semplici se seguiamo l'istinto, siamo in fondo animali. Complessi quando intervengono altri fattori che sono la sovrastruttura educazione ricevuta, sensi di colpa,la società in cui viviamo,l'ambiente in cui siamo cresciuti. Mi fermo qui va, sono pertita per la tangente ;-)

La maratona

Il post di Sandro Curzi, sulla maratona di Roma mi ha fatto rivenire in mente tante cose e mi sono commossa. Non ci fate caso sono dalla lacrima facile...La Maratona di Roma la mia città e' stata un'esperienza incredibile, anche se ero nelle retrovie, e alla fine mi sono ritrovata con i fitwalker. Ho vissuto la mia città calpestandola passo dopo passo. Sapete una cosa la corsa non è come dicono uno sport solitario, ma in questi casi e' un lavoro di squadra. Averla iniziata insieme a Lisa, Francesca mi ha aiutato molto.Poi ovviamente il nostro gruppetto si è sgranato ed io l'ho terminata da sola, beh è una soddisfazione enorme. Certo gli atleti seri i veri maratoneti, magari trovano stupido inutile, scemo farla al di sopra delle quattro ore. Indubbiamente e' così, ma io non sono arrivata distrutta, ero felice, di avercela fatta. Fare sua Maestà la Maratona di Roma aveva un grosso significato, che non so spiegarvi, se faccio questo sono indistruttibile, avevo voglia di sentirmi immortale. Mi ero innamorata dell'idea, della figura del maratoneta. Inutile che vi dica che quando corro non penso niente, ma tutto ciò che faccio e' dedicato a mio fratello, al mio fratellino adorato. Ma questo è' un altro discorso, rifarò' Roma è la faro' meglio, invito tutti gli amici che corrono a farla i tutti pure quelli che non ho nominato. i fratelli Saraceno, le amiche Lisa e Francesca, ....Certo si deve andare preparati ed io atleticamente c'ero, le lezioni di Nello, i lunghi fatti, ovviamente come diceva Luca la maratona si corre ed io avrei dovuto correre di più', ma stavolta' lo faro'. Punterò' sulla qualità' migliorando per ora i miei dieci, poi si vedrà. Il mio obiettivo, non sarà' di migliorare il tempo della maratona, ma soprattutto la voglio correre tutta!

giovedì 15 ottobre 2015

Frammenti di allenamento: le ripetute al biscotto 15 ottobre 2015

Frammenti di allenamento: le ripetute - Ero arrabbiata, stanca, non pensavo di potercela fare. Arrabbiata perchè la scortesia mi disturba,arrabbiata perchè avrei preferito fare la lezione piuttosto che esercizi mirati e noiosi da sola,arrabbiata contro la stupidità, arrabbiata perchè delle volte considero tanto delle persone e non c'è reciprocità.Arrabbiata perchè a volte mi sento invisibile. Quindi da persona adulta bisogna rassegnarsi alla cosa e regolarsi in base a questo principio: "Se tu sei gentile con me io lo sarò con te semplice!" Con questo stato d'animo confuso mi sono diretta in palestra Non sapevo se correre 1 ora e diceci o fare l'allenamento di carico di ripetute. Mi sono portata l'ipod e con bennato prima maniera.Ho iniziato a correre e le gambe andavano. Mi sono diretta al biscotto,per cui dopo ventiminuti di riscaldamento, cinque minuti di stretching e sei allunghi preparatori per le ripetute da cinquecento, ho iniziato il vero allenamento.Ho fatto le ripetute con la sensazione del cuore in gola ed il fiato impegnato. Ho preferito riprovare con quello che non mi era riuscito ne ho fatte sei ad un ritmo sostenuto, sono abbastanza soddisfatta. Sono rientrata correndo terminando con 6 allunghi da 40 metri e stretching. Sapete sono la persona meno competitiva di questo mondo, se qualcuno vuole competere con me ha già vinto, gli lascio campo libero, questo per pigrizia, per stanchezza esistenziale. Però ho tanta voglia di migliorare, di fare i dieci al di sotto dell'ora e arrivare a fare la maratona di Roma un pochino meglio, non tanto ma un pochino si! Tutto questo per me solo per me. Al ritorno ero rinvigorita, galvanizzata, mi sarei fermata a fare la mia amata lezione, ma non ho voluto esagerare, e sono ritornata a casa con Gaia, chiacchierando amabilmente.

martedì 13 ottobre 2015

Gli uomini vengono da Marte le donne da Venere

Pourparler: è assodato che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere ahahaha. Con questo voglio dire che noi e gli uomini siamo agli antipodi, per cio' che concerne sensibilità e gusto. Per quanto riguarda la sensibilità ciò che è importante per noi per loro è una scemenza, noi ci soffermiamo sui dettagli perchè ne conosciamo l'importanza,loro sono molto più pratici e meno sottili. Le persone noi le percepiamo, se sono negative o meno lo sentiamo, possono farci mille sorrisi ma se ci sono ostili sappiamo andare al di là delle apparenze. Non parliamo di gusti perchè si apre un mondo, quello che piace a noi talvolta per loro è ridicolo. Mi ricordo un completino in merletto blu notte, pantalone e giacchino, a me piaceva molto, mi sentivo molto bella, i miei colleghi maschi esordirono così " ma che te sei vestita da gondoliere o da palfreniere?" . Non parliamo di un gioiello in madreperla in argento, pagato abbastanza indossato su un abito nero un collega mi disse" ma che è sto pendallio da somellier?" Mi ricordo le prime uscite con mio marito ,ventenni tutti e due. L'emozione delle prime uscite,quando cerchi di essere in tiro, bella, di fare colpo di lasciare l'altro senza parole. Beh un giorno ci sono riuscita,vestita in minigonna di renna con frange, pellicciotto, calze finissime, capello lungo, indossavo un paio di scarpe di cui andavo orgogliosa. Erano un paio di scarpe stile uomo,mocassino basso leopardato di Sergio Rossi, la reazione è stata questa " ma che te sei messa ed ha iniziato a ridere come un matto". Rideva,rideva ed io ero furiosa, quando cerchi di non essere banale e leggermente eccentrica l'uomo cade in confusione e non ce capisce niente.Si cari amici maschi in fatto di moda, e per ciò che concerne la conoscenza dell'animo umano, non ci capite nulla (una mazza rende di più). p.s. consiglio la lettura di un libro fichissimo di Mark Twain "il diario di Adamo ed Eva" rende l'idea di ciò che affermo

lunedì 12 ottobre 2015

La Semplicità

La semplicità è una delle doti che più apprezzo, va di pari passo con l'umiltà. Non la falsa umiltà, l'atteggiamento ipocrita di chi finge di esserlo. Ma l'umiltà quella vera in cui si è sempre pronti ad imparare a mettersi in discussione, dove c'è la consapevolezza che c'è sempre da imparare. Le persone grandi hanno questa dote, questa qualità. Non esultano stravincendo quando le cose vanno bene, ne' si deprimono nel caso contrario. Ora nella vita in genere in tutti i suoi molteplici aspetti , odio gli arroganti i presuntuosi e chi è pieno di sè. E' un atteggiamento che non mi appartiene, che mi irrita nel profondo. Sono delle semplici considerazioni che mi vengono dal cuore.

I miei Anni ottanta

Mi sono venute in mente delle cose risalenti agli anni ottanta, quando imperversava la moda fintamente ricca e gli Yuppy ne erano il massimo esempio. La donna in carriera il film con Harrison Ford, dava l'impressione che se veramente vali, e ti impegni, da segretaria passi a dirigente in un batter di ciglio. Vi sembrerà strano, ma io romanticamente a queste stronzate ci ho creduto. Vestivo falsamente ricca, spendevo i miei stipendi in vestiti di marca , scarpe, bigiotteria. ( non è che sia cambiata molto però ora ragiono di più). C'era un negozio di scarpe in viale delle Medaglie d'oro, dove spendevo un patrimonio, in scarpe particolari,di Sergio Rossi, Mario Bologna, queste erano le marche. Il proprietario mi accoglieva come una regina, mi faceva sedere, mi mostrava il catalago, se avevo delle perplessità mi diceva " signora Grazioli non può dire questo lei che fa moda" ahahah Incredibile quanto ci lasciamo manipolare noi donne quando si tratta di vestiti, capelli o creme miracolose per il corpo. A pensarci bene è vero che queste cose non rendono felici, ma a vent'anni benchè giuro non sia mai stata una persona superficiale, mi facevano sentire bella e sicura. Tacco alto, minigonna, capello lungo e permanentato, incredibile ma sembra sia passato un secolo, come sono cambiata. Prediligo la comodità all'estetica, l'originalità con un pizzico di eccentricità alla banalità. Sono io che devo star bene con me stessa, il resto non conta!