venerdì 16 ottobre 2015

La maratona

Il post di Sandro Curzi, sulla maratona di Roma mi ha fatto rivenire in mente tante cose e mi sono commossa. Non ci fate caso sono dalla lacrima facile...La Maratona di Roma la mia città e' stata un'esperienza incredibile, anche se ero nelle retrovie, e alla fine mi sono ritrovata con i fitwalker. Ho vissuto la mia città calpestandola passo dopo passo. Sapete una cosa la corsa non è come dicono uno sport solitario, ma in questi casi e' un lavoro di squadra. Averla iniziata insieme a Lisa, Francesca mi ha aiutato molto.Poi ovviamente il nostro gruppetto si è sgranato ed io l'ho terminata da sola, beh è una soddisfazione enorme. Certo gli atleti seri i veri maratoneti, magari trovano stupido inutile, scemo farla al di sopra delle quattro ore. Indubbiamente e' così, ma io non sono arrivata distrutta, ero felice, di avercela fatta. Fare sua Maestà la Maratona di Roma aveva un grosso significato, che non so spiegarvi, se faccio questo sono indistruttibile, avevo voglia di sentirmi immortale. Mi ero innamorata dell'idea, della figura del maratoneta. Inutile che vi dica che quando corro non penso niente, ma tutto ciò che faccio e' dedicato a mio fratello, al mio fratellino adorato. Ma questo è' un altro discorso, rifarò' Roma è la faro' meglio, invito tutti gli amici che corrono a farla i tutti pure quelli che non ho nominato. i fratelli Saraceno, le amiche Lisa e Francesca, ....Certo si deve andare preparati ed io atleticamente c'ero, le lezioni di Nello, i lunghi fatti, ovviamente come diceva Luca la maratona si corre ed io avrei dovuto correre di più', ma stavolta' lo faro'. Punterò' sulla qualità' migliorando per ora i miei dieci, poi si vedrà. Il mio obiettivo, non sarà' di migliorare il tempo della maratona, ma soprattutto la voglio correre tutta!

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