Ho aperto gli occhi e la mia prima intenzione e' stata quella di sgambare, si di fare una corsa allenante per mettere chilometri sulle gambe come dice il maestro, per chi vuole correre come me, e lo vuole fare in maniera sistematica, non solo per il piacere di farlo, ma per partecipare alle gare, e' una condizione necessaria. Il mio sogno più grande, in un futuro prossimo ,magari festeggiando i cinquanta o prima , e' di fare una maratona, per me sarebbe un traguardo enorme, non oso pensarlo. Grazie al maestro sogno questi traguardi, non mi ha mai fatto sentire inadeguata per l'età, si userei il termine scema, anche se delle volte mi ci sento...atleta a 48 anni ,ha un non so che di ridicolo, di grottesco, non è serio. Il tempo non era dei migliori, era nuvoloso ma Dio è stato clemente, sono riuscita a fare i miei dieci chilometri....dopo di che le cataratte del cielo si sono aperte ed è venuto giù il diluvio universale. Ho indossato il cardio, preparato l'IPod, i due telefonini, sono molto tecnologica, verso le nove sono uscita per andare in Villa, mi faccio circa un chilometro abbondante in salita. Al Fontanone del gianicolo vedo delle anatre che nuotano, vorrei fare una foto ma mi rimane complicato. Arrivo in Villa da Porta S. Pancrazio, faccio partire il gps all'altezza della prima fontanella e parto. Tum, tum cerco il mio passo in sincronia con il respiro, ho un ritmo sostenuto, ma non veloce, corro per 5 chilometri, cercando di stare sul pezzo, cercando di essere concentrata, l'espressione stare sul pezzo mi piace molto, perché rende l'idea, significa essere presenti a se stessi senza divagare con la mente. Riesco ad esserlo per i primi 5 chilometri...poi rallento ma non mollo, voglio migliorare. Controllo la respirazione con il cardio per non andare in affanno ,concludo a dieci chilometri il mio lungo lento o brucia grassi. Il lungo e' abbastanza soggettivo, per chi è parecchio allenato magari sono venti chilometri, sono abbastanza soddisfatta ma so che posso, e voglio fare meglio. Concludo tutto con delle ripetute che mi portano fino all'ingresso della Villa. Trenta secondi di camminata alternata a 30 secondi di corsa veloce, la gente mi guarda basita, un tipo che supero mi dice se vogliamo fare una gara.
Finisco l'allenamento, sono distrutta, la prossima volta farò meglio ,
lo so.
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