martedì 3 giugno 2014

Frammenti di vita: liberarsi in volo

Il sogno di volare, di liberarsi in volo, di planare volteggiare nel cielo è il sogno per eccellenza dell'uomo, per me è stato un sogno ricorrente. Quando ero bambina sognavo di lottare  tutte le sere con una strega e poi dopo aver vinto, mi lanciavo dalla finestra e volavo, il piacere che  provavo volando era di beatitudine immensa, di pace interiore. Ora naturalmente non ho nessuna intenzione di provare il deltaplano o cose simili, ma stavo riflettendo sul fatto che la corsa può dare  sensazioni simili. Mentre stai facendo la volata finale, quindi stai dando fondo alle tue risorse e la spinta dell'avampiede , ti spinge in avanti ed in alto c'è un attimo in cui i tuoi piedi, prima dell' atterraggio sono in aria , stai volando. Ognuno di noi al di là delle tecniche di base ha un proprio stile. Sicuramente ci sono delle regole  nella corsa, gambe leggere, ginocchia alte, si spinge con l'avampiede e si atterra con il tallone. Le braccia sono importanti danno il ritmo ma non bisogna esagerare perché alla lunga movimenti troppo ampi implicano una perdita di energie. Tutte queste regole vengono poi da ognuno di noi interiorizzate ed adattate alla propria andatura. Io per esempio facendo  un'analisi un po'critica nella corsetta normale il mio passo e  piccollo, trotterello quasi, non ho  lunghe falcate, probabilmente non sono bella a vedersi ma quello è il mio stile. Negli allunghi, nelle ripetute o nella parte finale di una gara, dove mi sono lasciata in serbo le ultime energie allora si il passo è lungo, come dovrebbe essere e volo.

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