lunedì 18 gennaio 2016

La dignità del povero: "zio Gaetano"

Frammenti di ragionamento: la dignità del Povero- Per parlare di cosa vuol dire dignità racconto una storia, che riguarda lo zio di mia madre una persona di una bontà, onesta, umiltà,intelligenza senza confini. Era signorino ma ha vissuto con noi. Era un' amante dell'opera e benché non avesse potuto studiare era di quella generazione che il giornale lo leggeva tutto,dalla prima  pagina all'ultima, leggeva perfino il trafiletto ,tutto rigo per rigo. Nato nel 1911 a sei per una storia familiare tragica  , su cui non mi dilungo, fu costretto ad abbandonare la scuola ed andare a lavorare, a fare il macellaretto, come diceva lui. Pensate un bambino di sei anni costretto a lavorare.  Nonostante avesse lavorato una vita in condizioni inumane la sua era una pensione minima, bassa, non la pensione sociale perche'  un po' di contributi erano stati versati. Beh nonostante il reddito basso, lui non si sentiva povero, e non voleva usufruire di agevolazioni sociali come l'esenzione ticket. Sapete perché' ? Perché secondo lui i farmaci se li poteva pagare non era povero. Morale quante persone benestanti, o che comunque possono permettersi tante cose, invece sfruttano o hanno munto lo stato sociale senza averne un reale bisogno, in maniera poco dignitosa? Penso tanti, sono proprio quelli che fanno i moralisti.

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