martedì 23 settembre 2014
La corsa non è tutto
Prendo spunto dal post del mio amichetto Francesco Sammarco, sul capire i propri limiti e non farsi prendere la mano, per riflettere. Bene penso che correre come qualsiasi disciplina fatta con passione sia salutare, però non deve essere praticata in maniera compulsiva. Ogni cosa in realtà, se diventa ossessiva, è dannosa anche, chi fa meditazione, o diventa buddista, od il lavoro, in genere se fatto perdendo il senso del reale e di ciò che nella vita è veramente importante fa male. Nella corsa in più c'è il problema del nostro corpo, che alle volte viene un po' troppo provato con allenamenti che ti stremano, per correre si sopportano i dolori, gli acciacchi quando magari sono un grido che ci invita a rallentare. Non è che io sia così saggia, ho un artrosi all'avampiede e corro ignorando il problema, ma primo o poi il piede mi presenterà il conto. D'altra parte l'unico modo che ho per risolverlo è l'operazione quindi la cosa si complica. La corsa, è per me divertimento mi ci perdo , cerco solo gareggiando di farla in maniera un po' sistematica, razionale. Devo riconoscere che è una disciplina assolutamente dirompente, e questo non si può ignorare. La corsa e lo sport in genere sono aspetti della vita certamente importanti ma non i più importanti. Sarà banale ma la cosa più importante nella vita è la salute, si usa dire la salute e un par di scarpe nove. Al secondo posto ci sono gli affetti, ma prima volersi bene è fondamentale, amarsi non vuol dire essere narcisi. Il vangelo dice ama il prossimo tuo come te stesso ma guardate volersi bene non è poi così semplice. Francesco so partita per la tangente come al solito.
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