Incurante dei tuoni dei lampi e delle saette mi sono diretta in palestra.Sono uscita da casa che il cielo era plumbeo,le cataratte del cielo si sono aperte, ed è venuto giù un vero diluvio universale, zuppa come un pulcino senza parole ma tante parolacce nei confronti di un'estate così inclemente, sono giunta in palestra, mi sono cambiata... per la lezione, ed ha smesso di piovere. L'allenamento di oggi è stato meno divertente del solito ma faticoso, impegnativo e molto molto proficuo per noi runner. Era finalizzato al potenziamento muscolare delle gambe e al loro scioglimento, non è stato dimenticato niente, abbiamo continuato con braccia, addominali e fianchi. La bellezza delle nostre lezioni sta nel fatto che sono complete. Entro nel dettaglio si è corso fuori per riscaldarsi allungando sia in salita che in discesa. Abbiamo intervallato, skip, calciate dietro e corsetta laterale, squat, e affondi rispettivamente con scattini in salita. Siamo rientrati e la musica è servita più come sottofondo che per altro, si è ballato mirando alla torsione dei fianchi e all'agilità delle gambe, infine flessione delle gambe con slancio, slanci delle gambe in avanti, ed addominali e fianchi isometrici e dinamici. Quando faccio certi esercizi ho sempre una paura di farmi male ma non mi sono tirata indietro. E' stato piacevole scambiare qualche piccola informazione con Francesco Sammarco il mio amichetto maratoneta, mentre correvo mi ha consigliato di ridurre l'ampiezza dei gesti , per chi corre non solo sono inutili ma è una perdita d'energia. Sto leggendo un libro molto interessante di cui riporto un pezzo "la maratona non permette un simile spreco. Le ginocchia e le spalle devono essere basse, la falcata contenuta. I piedi devono sollevarsi il meno possibile per conservare tutta l'energia cinetica. Dovete immaginare di avere delle ruote" da A perdifiato. Io sto mirando alla luna e ci riuscirò, come sempre, da sola. .
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