Ho quasi cinquant'anni mi sono avvicinata alla corsa da qualche anno in tarda età, potrei viverla in maniera libera senza pormi alcun obiettivo ma non sarebbe la stessa cosa. Partecipare alle gare ti da una scarica di adrenalina, come se dovessi sostenere un esame, non devo arrivare prima, la mia meta è fare tutta la gara con un tempo buono per me. E' una forma di competizione con me stessa, e non con gli altri. La corsa poi non è socializzante, perché si corre da soli con il proprio ritmo. Puo' succedere che per generosità e per solidarietà i runner più veloci rinunciano ad un po' del proprio ritmo per aiutare l'amico in difficoltà. Ma in linea di massima si corre da soli, e l'atmosfera di una gara è irripetibile. Si parla, si scherza, è così pieno di calore e colore,poi quando si inizia cala il silenzio ,ognuno è impegnato ad essere sul pezzo, concentrato su sé stesso. Capita che nel momento in cui stai cedendo, perché correre è difficile credetemi, passi qualche sconosciuto, che con una pacca sulla spalla o con urlo di incoraggiamento ti incita a non mollare. La cosa strana miracolosa e che le performance di gara, sono migliori di quelli dell' allenamento.
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