Nasco in una famiglia maschile e maschilista, per cui sono stata educata a vivere come donna rassegnata. Mi è difficile superare questo limite, sono moderna indipendente ma dentro di me sono vincolata a dei retaggi culturali e di educazione a dir poco primitivi. La mia è una famiglia rumorosa oltre che numerosa, ho tre fratelli un padre quindi come donne siamo un po' in minoranza. L'umorismo ai limiti del cinismo è un po' alla base del nostro vivere quotidiano, siamo ironici ma soprattutto autoironici, ci vogliamo molto bene abbiamo una specie di senso di appartenenza ad un gruppo, non nel senso deteriore del termine, ci definiamo, noi Grazioli. Condividere un pasto con noi penso sia molto divertente, mio padre paragona la cosa ad un film di Fellini, perché facciamo dei discorsi indipendenti, si ascolta poco e all'improvviso si ride senza capire il perché. C'è nell'aria un po' di follia ma tanto amore e comprensione, delle volte ci si capisce con uno sguardo, è tipico di chi è cresciuto insieme, ed ha condiviso dei giorni belli e brutti. La parte migliore di noi non c'è più, il più piccolo, quello più solare con un cuore enorme ed una capacità di relazionarsi incredibile, è venuto a mancare e niente potrà colmare questo vuoto, lui vivrà in noi, nelle sue figlie e nel ricordo, per questo non solo non voglio dimenticare, ma ve lo voglio ricordare sempre, preferisco il dolore alla negazione del ricordo.
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