Frammenti di Villa Pamphili: con tranquillità e molta calma, caffè bollente con pane e marmellata pronta per correre ! Sono arrivata in villa camminando non volevo stancarmi, arrivata a Porta San Pangrazio ho iniziato a correre, stranamente le gambe andavano, a volte vanno senza un perché, sono leggere avevano entusiasmo. Ho corso al minimo esistenziale quando la corsa non è fatica ma puro piacere ero in relazione con me, con il respiro, ero presente a me stessa.Piacevoli incontri mi hanno dato la carica, potevo approfittare di questo stato di grazia ma non l’ho fatto. Mi sono piazzata in mezzo al prato salutando il sole, qualche posizione yoga di stretching e mi sono seduta a gambe incrociate, ho chiuso gli occhi ed ho respirato volevo connettermi con me stessa con il respiro, ma non mi riusciva, ed ho scoperto che quando correvo mi abbandonavo al respiro seduta no. Quindi è più difficile per me stare ferma che muovermi. Mi sono distesa ed ho guardato il cielo le nuvole, come si faceva da bambini.
Sono scesa prendendo la passeggiata del gianicolo l’ho fatta a manetta. Grazie Dio che mi fa godere di tutto questo, a volte il tuo disegno è inspiegabile e la cosa mi inquieta ma sono umana, imperfetta e per credere a volte fatico
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