sabato 16 settembre 2017

Pourparler "Viva il sessantotto Viva l'università di tutti"

 Pourparler  "Viva il 68 Viva l'Università di tutti "Mi sono iscritta all'università quando questa era aperta a tutti, mi sono laureata senza corsi on line e con lezioni pomeridiane per i lavoratori che iniziavano alle 15,30 magari, quindi impossibili da frequentare. Sono riuscita a portare a termine gli studi lavorando grazie alla mia tenacia e alle persone incontrate che mi hanno dato i giusti consigli. Era un università pubblica aperta a tutti, alla cui base c'erano state lotte studentesche sessantottine il cui slogan era l'università è di tutti! Partivamo in tanti ma ci si laureava in pochi c'era una selezione naturale, i più tenaci e grintosi raggiungevano la meta. Allora pensavo che tutto ciò fosse sbagliato perché la nostra università non era qualitativa , sapete una cosa mi sbagliavo. Perché tutte le riforme intervenute in seguito, credo l'ultima sia del 1999, il numero chiuso, hanno reso la nostra università non qualitativa ma elitaria , perchè i figli delle persone normali o peggio dei poveracci avranno sempre meno opportunità d'iscriversi.Senza contare che far studiare un figlio è un costo, in America addirittura si fanno mutui per far studiare i figli. I ragazzi nati in famiglie agiate o meglio ancora figli di persone colte docenti universitari avranno la vita più facile per gli altri sarà complicato a volte impossibile.Viva un' università aperta a tutti ma soprattutto la cultura è di tutti, perché la cultura non serve solo per lavorare ma per vivere!

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