È con enorme piacere che faccio filosofia spicciola.Una ragazza giovane carina ,molto intelligente, cassiera del bar Giselda,me l'ha stimolata. Qualche giorno fa non so per quale strano motivo abbiamo iniziato a parlare della morte, e del fatto che per noi occidentali è un tabù non se ne parla. È qualcosa di cui abbiamo timore, compresa me e la rimuoviamo, noi umani ci sentiamo a volte quasi immortali. Da giovani la cosa ci sembra lontana, e non ci pensiamo ,da anziani ne iniziamo a sentire l'odore, il fatto che è vicina ci spaventa, ci terrorizza. Infatti gli anziani sono molto attenti a le funzioni vitali principali senza entrare nel dettaglio, se sono andati di corpo ecc. Mentre parlavamo ho fatto l'esempio di un Manga giapponese di Monkey una scimmia che rappresentava lo spirito umano,curioso,irriverente, a volte presuntuoso ai limiti dell'arroganza, nel cartoon ogni tanto appariva il Buddha che con le sue mani limitava lo spazio di azione di Monkey e la riportava alla consapevolezza di essere mortale e finito. Questo discorso deve aver sedimentato qualcosa nella ragazza che oggi mi diceva : "ma sa che aveva ragione? Ragionato molto su quello che mi ha detto". Ne sono rimasta colpita ed ho ripreso il discorso della morte come tabù, ho fatto l'esempio dell'esperienza più dolorosa con cui ci siamo scontrati, la morte illegittima di mio fratello. Problema come spiegare a due cucciolotte di allora due e tre anni la cosa? Un padre molto presente che all'improvviso evapora? Non è stato facile,per noi ma soprattutto per quella grande donna di mia cognata. Come rendere naturale ciò che non ha nulla di naturale? Per questo e per altro ho capito che non bisogna nascondere sotto il tappeto i pensieri brutti, perché fanno parte del ciclo vitale. Ora concludo perché come sempre quando parlo di questo le lacrime sono irrefrenabili. Sono molto contenta di questa gioventù curiosa che pensa e chiede. Consiglio a tutti la lettura di Tiziano Terzani Un altro giro di giostra.
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