Frammenti di lezione: Visto che se riposo o non, prima della gara non è che cambi,molto i miei risultati di runner lumaca, ho optato per stancarmi. Così è con orgoglio e soddisfazione ,che sono stata partecipe di una lezione da delirio, intensa e di carico. Corsetta fuori alternata da squat e scattini anche in salita.Per poi rietrare e fare circuiti di plank con torsioni e raccolta di gambe al petto. Mi è difficile pure descriverla, addominali a sfinimento, assaggio di lombari, infine balletto per sciogliere le tensioni con musica caraibica. La bellezza e la completezza di queste lezioni, dove tutti i gruppi muscolari hanno lavorato, dove la resistenza fisica e mentale è messa dura prova è indescrivibile ma lo è anche la fatica, che ne deriva. Il maestro ha detto delle cose che condivido, l'allenamento ha bisogno di prestanza fisica ma soprattutto mentale. Prendendo ad esempio la corsa,quando si corre tanto per farlo è una cosa, ma quando si fa un fartelek con cronometro è un'altra storia. L'ho provato sulla mia persona .Quando ho fatto il fartelek ,con Roberto che mi controllava a bordo pista ,con cronometro appunto,beh ero sfinita. Non avevo la possibilità di pensare ad altro, se non a correre, il divertimento non c'era. Non era la corsa meditativa, cioè il rilassarsi nel comodo spazio vuoto di Murakami, era l'allenamento faticoso, duro ,quello che da risultati. Il maestro nelle sue lezioni utilizza esercizi di varie discipline, dalla pugilistica, all'aerobica, allo yoga o alle altre arti marziali, questo indica apertura mentale, amore per il proprio lavoro ma soprattutto voglia di sperimentare. Per questo le sue lezioni sono uniche e non invecchieranno mai, saranno sempre attuali. Domani ho i dieci chilometri di ladispoli, li farò come vengono, "sticazzi" .p.s. scusate il francese ma rende!
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