Frammenti di allenamento: alla ricerca del minimo esistenziale - Lavorando sia sabato che domenica ho dovuto spostare il lungo avrei dovuto farlo oggi, ma un po' la stanchezza, un po' la nipote che mi aspettava l'ho rimandato ed invece di 1 ora e 45 ho corso 1 ora e 15, con sei allunghi finali. Il fiato c'era, le gambe pure anche se un po' provate dall'allenamento di ieri. Ho cercato di crearmi il mio spazio vuoto ed andare per inerzia in realtà, si fatica sempre. Musica a palla che mi serviva per il ritmo, ho fatto un pezzo sotto il Tevere fino a castel S.Angelo e poi sono salita ed ho girato in mezzo al traffico, con lo smog, le auto i monumenti e la gente che mi guardava tra lo stupito e l'ammirato. Ho scoperto così che in fondo in fondo un po' esibizionista lo sono. Ho cantato ad alta voce " No woman no cry, no woman cry". Sono carica non so perché, ho voglia di fare, nonostante il natale mi metta un po' il magone per ovvi motivi. Penso di concentrare gli allenamenti per dedicare almeno due giorni al riposo. Sono accovacciata sul divano con un sorriso ebete stampato in faccia, la corsa e' questo.....sono sfatta fisicamente ma felice. Ringrazio il mio corpo per avermi permesso di fare tutto questo!
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