mercoledì 25 marzo 2015

La maratona il giorno dopo

La Maratona si gode di più i giorni dopo, a mente fredda ripercorro i momenti piacevoli e la sofferenza in ordine: la pioggia,la paura iniziale stemperata dalle risate con le amiche, lo sguardo ed il saluto di Gianfranco il suo sorriso.La partenza sotto la pioggia, il gruppo e migliaia di persone tutte colorate che imboccano via Petroselli. Il freddo il braccio intorpidito, la paura di cadere , i runner che ti superavano tutti concentrati su se stessi. Le pozzanghere,le scarpe bagnate i capelli ,bagnati, completamente zuppa.I ristori i sorrisi, il sentirsi chiamare dagli amici ramarri,il vedere allontanare le amiche e salutarle con lo sguardo,lo so io arrivo sempre. Sola inizio a canticchiare i sing in the rain, l'arrivo al 36 esimo dai ramarri le grida la sceneggiata il finto allungo, gli ultimi sette chilometri infiniti, i piedi doloranti, la musica caraibica a piazza augusto imperatore.Riprendo a correre i piedi fanno male, l'anca e dolorante,.Qurantunesimo km squilla il cellulare rispondo è Sergio si preoccupa.Prendo per via Nazionale imbocco il tunnel esco dal tunnel il grido di Luciano, Gianfranco corre con me 800 metri .Entro a piazza Venezia e faccio l'allungo, la medaglia...piango sono una Maratoneta !

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