sabato 7 febbraio 2015

Pourparler: semplici riflessioni

Pourparler: È un periodo storico, questo credo di averlo già detto, ma lo ribadisco in cui il lavoratore e' incaprettato, consentitemi questo termine forte. Solo per il fatto di avere uno stipendio si è considerati dei privilegiati.Questo perché la situazione economica e' disastrosa, la fila dei disoccupati aumenta a dismisura, e sono persone non numeri, i ragazzi non hanno futuro, purtroppo. Qual'e' la soluzione? Diminuire le tutele, abbassare gli stipendi,rendere il lavoro più flessibile, mi domando più di così? chi ci chiede i sacrifici e non è demagogia, i privilegi se li tiene stretti. Le pensioni milionarie non si possono modificare perché sono diritti acquisiti ed è incostituzionale modificarle, quando per modificare le nostre c'è voluto un attimo. Le indennità parlamentari, o regionali non sono modificabili perché serve una procedura aggravata atta a modificare la costituzione, mi sembra che nel 2001 quando hanno modificato il titolo V della costituzione riguardante le autonomie regionali lo hanno fatto molto velocemente. Mi domando e' etico chiedere dei sacrifici a chi già ne fa e non rinunciare al benché minimo privilegio? Inoltre i nostri parlamentari, ministri ecc.... , che parlano male del pubblico impiego quante presenze hanno in parlamento per giustificare i loro stipendi? Infine anche se non tecnicamente, non sono pubblici dipendenti pure loro? Primo sono pagati da noi ma soprattutto esplicano una funzione pubblica.

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