Stavo riflettendo come e' mio solito, purtroppo non riesco a non pensare, a questa frase secondo me verissima " i ricordi di felicità non sono felicità ma i ricordi di dolore sono dolore" ed è una verità. Mi domando perché ciò che ci ha fatto male rimane così vivo in noi, talmente vivo che il ricordalo comporta ancora sofferenza tanta sofferenza. Non sono solo i lutti che purtroppo si affrontano durante il nostro percorso di vita, e sono la cosa più dolorosa, ma anche semplici delusioni, o accadimenti che ci hanno completamente destabilizzato, il solo ricordarli rinnova le stesse sensazioni.Forse perché metabolizzare il male e' difficile talvolta impossibile. E' nella nostra natura ricordarsi il male e dimenticare il bene. Infatti il bene ricevuto o i momenti di beatitudine, il loro ricordo non ha la stessa vivezza non ci da le stesse sensazioni. I momenti zen sono appannati, affievoliti,lontani. Ieri mentre parlavo mi è venuto in mente, una signora che incontravo a terapia e mi sono commossa, si trattava di una bella signora di una certa età ,ricordarla l'ultima giorno di radio, vederla così provata mi ha fatto uscire le lacrime. Il dolore e' sempre in noi non aspetta altro che uscire. Non parliamo poi quando penso a mio fratello, alla sua dolcezza al suo sorriso... allora il dolore esce come un fiume in piena e mi travolge.
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