mercoledì 16 aprile 2014

Turchia 92 la grotta

Un episodio del viaggio in Turchia che  ricordo con piacere, ma con il senno del poi definirei  una prova inaspettata di sopravvivenza, è l'escursione che abbiamo fatto in una grotta. Eravamo giovani e se vogliamo anche un po' incoscienti, volevamo un po' uscire dai percorsi turistici, quelli dei viaggi organizzati e vedere qualcosa di diverso. Chiediamo ad un ragazzo Turco un posto bello da visitare e ci consiglia un lago nei pressi della Cappadocia, mi sembra si chiamasse Egidir. , seguiamo il consiglio, arrivati sul posto la delusione fù tanta, non potevamo neanche farci il bagno non c'erano argini curati. Per cui l'indomani prendiamo un taxi per fare un po' il punto della situazione e vedere tutto quello che era possibile....Il tassista ci invita a visitare una grotta, io pensavo fosse una cosa turistica, con la guida che ti illustra e la passarella per camminare ...invece. Il tipo si ferma davanti all'entrata della grotta e dal portabagagli prende degli stivaloni di gomma e l'indossa, la cosa ci doveva insospettire. Premesso io ero vestita con un completino verde acido della marella camicia e pantalocini, e Gaia era in canotta e pantaloncini, non eravamo state previdenti, i fidanzati con jeans erano organizzati meglio. Entriamo con la lampada, il tipo illumina il soffitto e vediamo una miriade di pipistrelli, tutto il soffitto era tappezzato da questi animali impressionanti, io e Gaia abbiamo gridato, ma  nonostante tutto non ci siamo fermate. Abbiamo attraversato, cunicoli, strettoie, ci siamo spalmati sul terreno per passare sotto dei tunnel  claustrofobici, attraversato dei piccoli ruscelli sotterranei. Il tipo ogni tanto ci caricava sulle spalle una volta a me e l'altra Gaia, senza dirci niente ci sollevava. Eravamo completamente al buio e come illuminazione una piccola torcia,  che se si fosse spenta eravamo spacciati.Alla fine del percorso siamo arrivati nella parte più larga della Grotta dove abbiamo incontrato altri turisti, matti quanto noi. Ci siamo accorti dopo del divieto di entrata per il pericolo di un crollo, inoltre il  tassista avrebbe potuto derubarci e lasciarsi lì.Quando si è giovani  se ne fanno di stupidaggini, ma se raccontate sono esperienze irripetibili.

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