"Agitatevi avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo" Questa frase mi è risuonata dentro quando ho rivisto la foto di una mia amica che secoli fa manifestava, suppongo fosse un otto marzo. Ho pensato all'entusiasmo di quando si è giovani, e pieni di iniziative. Avere il dio dentro, quel fuoco quella energia, che ti fa smuovere il mondo. Le donne della mia età sono state delle illuse idealiste, che credevano nell'affermazione della donna come moglie, madre e lavoratrice, purtroppo per strada si perde qualche prezzo e ne abbiamo pagato lo scotto. A fatica ci siamo ritagliate un posto nella società che poi severamente ci giudica sempre. Lavorare è necessario, l'indipendenza economica è fondamentale, per essere libere, per essere prese in considerazione. Quindi mi rimane incomprensibile sentire ragazze la cui ambizione massima è di fare le mantenute. Mi è stato in segnato a sottostare al mondo maschile, a essere non allo stesso livello ma un gradino al di sotto, perché l'uomo ha necessità di non essere messo in ombra. Questo modo di vedere la vita mi ha condizionato parecchio, ma io non voglio essere al di sopra dell'uomo ne' scimmiottarlo, perché perderei in partenza. Vorrei essergli accanto, una compagna una persona che se serve ti supporta , ti dà sostegno. Vorrei un uomo che fosse orgoglioso dei successi della propria donna e non si senta umiliato o peggio invidioso. Se questo significa essere femminista ebbene lo sono. È' difficile essere donne, madri, mogli e lavoratrici e ricoprire questi ruoli bene, ovviamente si fa il possibile con fatica, onestamente e con amore, ma qualcosa inevitabilmente si sbaglia.
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