martedì 22 dicembre 2015

A mio fratello

Sei nato il 2 novembre del 1972,  non è che sia proprio una bella data e' la ricorrenza dei morti. Io avevo sette anni, e speravo tanto in una sorellina e sei nato tu, bello paffutello,riccioluto, bianco come il latte. Quando mamma non mi vedeva ti prendevo in braccio e ti pomiciavo un po', noi femmine abbiamo la predisposizione a fare le mammine, mammine anche un po' rompiscatole. Eri il più piccolo,coccolato e rimproverato e ti sei conquistato, con un morso il tuo spazio.Mi ricordo che saltavamo tutti e quattro sul letto,ed io non volevo ti facessi male per cui ti allontanavo, cosi' mi hai dato un morso, perché volevi esserci.  Povera mamma giovane con quattro figli piccoli, che non si fermavano un attimo con una vivacità ed una energia tipica dei bambini. In ordine ,per gioco abbiamo bruciato un cuscino in pieno inverno, rotto un vetro e così via. Ti ho insegnato a leggere, Fausto pur non avendo pazienza  ti aiutava in matematica. Ti ho preparato per la maturità in diritto lo sapevi a campanello, ti abbiamo sottovalutato ma la tua più grande capacità era di entrare in relazione con il mondo, con chiunque in una maniera semplice schietta e mai invadente. I fratelli sono nostre appendici affetti che non si perderanno mai.

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