martedì 29 marzo 2016

La mia prima maratona

La mia prima e per il momento unica maratona,l'ho corsa l'anno scorso contro tutto e tutti, perché non è serio ed è pure poco sano farla in cinque ore e cinquanta,  più tempo stai sulle gambe e più soffri. Ma sapete io parto dal principio che se devo fare le cose quando sono veramente pronta non le farei mai. Per cui partita per gioco e dopo un lungo rapporto epistolare con  Luca Pretolani, ho coinvolto le amiche e mi sono buttata nell'impresa senza paracadute. Ho avuto un momento di dubbio perché se provi ad allenarti con chi è più bravo di te, a volte ti demoralizza perché' non riesci a tenere il passo. Poi una semplice chiacchierata con Sandro Curzi e i dubbi si sono dissipati. Per cui sembrerà strano ma correre la maratona mi ha lasciato una sensazione di felicità e la consapevolezza di aver fatto un'impresa enorme. I primi 26 km sotto la pioggia, la sofferenza vedere le amiche allontanarsi ma non mollare, correre e marciare, finché si riprende per via Flaminia e mentalmente sei arrivato, ma solo mentalmente perché hai ancora 15 km,. I ramarri al trentaseiesimo  la carezza di Marina, le amiche. Il marito che mi aspettava a via Milano al di là del tunnel, l'ultimo km e taglio il traguardo in via Corrado Ricci. Beh è stata un'esperienza meravigliosa, che solo a pensarci mi fa commuovere, l'ho vissuta bene! Ramarri belli godetevela, la prossima la faremo insieme, perché io la rifarò, quest'anno la Roma Ostia mi ha fatto capire che non era il caso, l'intelligenza sta nel riconoscere i propri limiti.

Nessun commento:

Posta un commento