domenica 12 novembre 2017

Frammenti di me

Frammenti di me: Mi alzo presto,dormo male, mi carico il borsone e vado a lavoro. Stanca e contrariata me ne vado in palestra o magari corro. So che se rientro a casa il tepore, il divano l’accoglienza che trovo non mi farebbe più uscire. Superate le difficoltà iniziali poi...si sta tanto bene, ti percepisci, mentre ti alleni prendi la consapevolezza del tuo corpo, dei tuoi limiti, sai di essere vivo e di far parte di questo mondo. La stessa cosa mi capita quando faccio un po’ di pratica yoga, mi sveglio è buio fuori, fatico ad essere presente, a fatica mi preparo per il saluto al sole prima una gamba, poi l’altra. Mi piego in avanti slancio la gamba dietro, sono in un affondo, poi l’altra. Mi piego all’indietro bacino in alto e mi streccho la schiena come il cane. Vado in avanti in un plank per capirci (chaturanga), inarco la schiena come un cane con la testa in su o come un cobra ed inspiro. Mi richiudo ed espiro e ringrazio Dio di esistere. Sente il mio corpo così legato ed intorpidito sciogliersi.  Oggi alle due e 30 dopo il lavoro, ho comprato il pane e chiacchierato con la commessa di Giselda, e abbiamo convenuto insieme che dobbiamo ringraziare Dio di lavorare, lei mi ha chiesto “ ma Dio c’è?” Ed io inspiegabilmente, senza esitazione ho affermato “si, Dio c’è”. Però alcune cose sono inspiegabili
Incnprensibili tra queste la sofferenza, almeno per me.

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